Maria De Michele
Il mondo di Alessandra Chicarella si muove silenzioso all’interno di paesaggi visionari, da un anfratto verdeggiante fa capolino un insetto, un elefante, da un fondale marino fluttuano pesci multicolori, conchiglie, barriere coralline, elementi che in spazi surreali fanno eco a se stessi in una luminosa e brillante cromia. Le opere dell’artista esorcizzano la paura di un meraviglioso Creato che potrebbe improvvisamente dileguarsi sotto il suo sguardo. L’opera “L’abbraccio” è simile per certi versi ad un’incisione, il tratteggio ordinato ricorda chiaroscuri di maestri antichi. Con un notevole linguaggio la pittrice fa presagire insidie che minacciano il mondo animale. Dietro l’abbraccio tenerissimo e toccante dei due pachidermi, che poco hanno da spartite con l’uomo, si cela un canto del cuore dedicato ad una Natura splendida e al contempo asperrima. Alessandra dipinge con impressionante realismo gli animali rivalutandoli e conferendo loro lealtà verso i propri simili, destando nel fruitore un senso di gradevole pacificazione. Gli animali, nostri compagni di viaggio in un pianeta pieno di contraddizioni trovano nell’immaginario creativo dell’artista il posto nel quale aver diritto alla vita e al rispetto, palese tentativo di stigmatizzazione della crudeltà dell’essere umano. Il dipinto “Ricordo” accoglie ed avvalora con i primi piani di una scimmia sussulti evocativi di civiltà sepolte. Chiara è l’intenzione di raggiungere una poetica metafisica, la felice vena coloristica delle sue tele, dall’indiscutibile senso estetico, è una presa di coscienza matura che cela il recupero di creature in estinzione. Particolarissima la disposizione delle tele, sovrapposte l’una sull’altra o in tasselli di un puzzle da ricomporre, metafore di un simbolismo che ne accentua la surrealtà, un libero gioco di “costruzione” che accoglie la fisicità in un unico elemento. La mimesi naturalistica legata al verosimile promana una persuasiva e suadente bellezza timbrica del segno e del colore. Verifica e approfondimento del suo figurativismo vanno a braccetto con una ricerca di senso. Estetica pulita ed eleganza formale racchiudono un energico tratto calligrafico catturando il fruitore in una sorta di involontaria ipnosi che lo conduce alle origini del tutto.