Benedetta Cavallini

Alessandro Andreuccetti nasce a San Gimignano nel 1955. Nel 1975 consegue il diploma di maturità artistica. Nel 1978 si presenta con una personale a Volterra, presso la Galleria “Daniele da Volterra”.

Nel 1979 espone con un’altra personale a Roma, presso la Galleria “Ieri e Oggi”.

Nel 1983 vince il 1° premio del Concorso nazionale del fumetto e del Fantastico di Prato.

Inizia la collaborazione con Sergio Micheli e con l’editore Nerbini di Firenze per la realizzazione di tavole e racconti a fumetti.

Nel 1985 fino al 2005 collabora con riviste toscane e senesi per illustrazioni di vario tipo. Dipinge prevalentemente ad acquarello ed espone periodicamente i lavori in mostre in varie città toscane e non. Attualmente si occupa soprattutto di graphic-design e comunicazione visiva e realizzo illustrazioni di supporto a video e presentazioni multimediali.

Nel 2002 elabora le illustrazioni per il libro “L’ombra delle torri” di Iole Vichi Imberciadori, Ed. Titivillus.

Nel 2004 espone alla Mostra collettiva “Certaldo in cornice”, a Certaldo presso Palazzo Pretorio.

Nel 2005, dopo un anno e mezzo di lavoro, pubblica il libro fumetti “L’Acqua di Siena” illustrato interamente da lui. L’argomento è la storia dei bottini di Siena dal Medioevo ai giorni nostri; un lavoro molto importante dedicato a lettori di tutte le età.

Nel 2005 crea le illustrazioni per il libro “Porto Lunae Rinasce”.

Nel 2006 presenta a Firenze presso Palazzo Panciatichi sede del Consiglio della regione Toscana, una sua personale dal titolo “Tuscany Hills”. Dei meravigliosi paesaggi toscani, il pittore imprime sulla tela le sensazioni momentanee scaturite da un primo sguardo. Con sfumature dicolori ad acquarello o ad acrilico le Torri di San Gimignano si trasformano in un’immagine simbolica che ci porta col pensiero alla magia di una civiltà moderna che vive entro mura e costruzioni antichissime…

Pennellate di ocra e terra di Siena accarezzano le curve delle colline e gli spigoli delle case, dando molta naturalezza alla resa pittorica.

Poi, basta spostare lo sguardo dagli intensi colori purpurei alle tonalità blu,verdi,viola e ci sentiamo immersi in un paesaggio che diventa uno spazio senza tempo, dove grandi nuvole dominano dall’alto e strade percorrono terre infinite. Le immagini che ci troviamo davanti sono sempre cromaticamente omogenee, non c’è nessuna discordanza tra le tinte violacee dei tronchi in primo piano e il verde dell’erba di primavera. Le stagioni si trasformano sulla carta o sulla tela in sinfonie di colori suonate dall’abile mano dell’Andreuccetti, che crea l’opera con immediatezza ma anche con ponderazione.

San Gimignano, pinete, colline, alberi e sentieri… Sono questi i temi che il pittore ha preso dalla sua terra, ispirato dunque, come molti altri del suo mestiere, dai luoghi dove è nato e cresciuto, portandone i segni evidenti nel suo approccio alla pittura.

Andreuccetti dice a proposito della sua arte:” La mia è una pittura figurativa ma allo stesso tempo onirica, improntata ad andare oltre l’aspetto meramente ritrattistico dell’immagine. E’ anche una ricerca su forme e colori per far sì che si astraggano dall’immagine e vadano oltre”. Le rielaborazioni personali di ciò che il pittore sente nell’attimo in cui ha davanti le sue care colline toscane creano paesaggi e figure immobili, in una realtà sospesa fra la visione del momento e i ricordi legati a questa natura così vivida e variopinta da sembrare animata.

Andreuccetti, grazie alla sua pittura, riesce ad imprimere e rendere quasi tangibili sensazioni delicate e personali, che altrimenti forse andrebbero perdute.