PIER LUIGI CANTINI ARTISTA

I Perché del Quadrato, Opere di Alessandro Bianchi

Perché il quadrato ? Cos’avrà mai il quadrato di tanto attraente da divenire la base delle opere di Alessandro ?

Non lo so, ma di sicuro qualcosa ci sarà altrimenti Vitruvio non avrebbe cercato di inscrivervi dentro un uomo, nè Brunelleschi di usarlo come modulo per le sue architetture e neanche Mondrian di sceglierlo come formato per ogni sua opera! Molti quadri di Klimt, ad esempio, sono di forma quadrata…

Tanto per cominciare il quadrato è il più regolare tra i quadrilateri: unico poligono che abbia contemporaneamente le caratteristiche del rombo e del rettangolo: quattro lati uguali e perpendicolari. Il Quadrato è la quarta delle figure geometriche fondamentali. Il Quadrato rappresenta lo Spazio. Il Quadrato rappresenta la perfezione terrestre.

Per questo il quadrato è una figura che esprime perfezione numerica, razionalità, essenzialità.

La scelta di Alessandro nasce dalla ricerca nel tempo di un modo di dipingere asimmetrico ed eclettico. Già dalla pittura a olio dei primi anni 2000, si intravedono i primi quadrati. Nel finire del primo decennio di quegli anni lasciando la pittura a olio per la acrilica perfeziona l’uso del quadrato con le “vasche” di legno riempite di gesso colorato con impresso volti femminili. E dal 2015 in poi la pittura su telaio quadrato prende ormai la prevalenza nel suo modo di dipingere anche con varie tecniche, principalmente su moduli di MD. Sul finire del secondo decennio degli anni 2000 il quadrato prende il sopravvento divenendo quasi esclusivamente una costante associata alla pittura acrilica astratta piena di colori primari, secondari, puri e intensi che provocano in colui che osserva l’opera un senso di piacere interiore.

Perché usa il Quadrato ? Semplicemente perché gli piace !

Cantini Pier Luigi

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