Vittorio Sgarbi

[...]...Credo sia importante sapere come Papa si senta, o meglio, come si sia sentito, perchè negli ultimi tempi ha intrapreso una fase espressiva in cui ha avvertito sollecitazioni diverse dalla precedente, acuendo la concentrazione delle immagini attorno a pochi corpi scoperti che interagiscono entro atmosfere speciali, poco terrene, di particolare sensualità.
Definizione per definizione, chiamerei questa nuova produzione “neo-simbolista”, dato che vi si possono riscontrare molte delle valenze liriche care a Moreau e, in misura minore, Redon, in primo luogo la visionarietà.
E' chiaro, ormai: è all'inconscio e alle sue rivelazioni, anche quando arcane, che Papa chiede conto delle richieste di senso eluse dalla ragione.

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