Marta Lock

 Il lato bello della vita nelle sfumate opere ad acquarello di Ambretta Rossi, risultato di un Espressionismo delicato e impalpabile

La caratteristica più evidente dell’arte contemporanea è quella di mescolare, fondere, tecniche e stili pittorici in origine distanti e ben separati, per essere adattati al sentire, all’inclinazione pittorica dell’autore di un’opera senza doversi attenere ai confini delineati appartenenti ai movimenti dei secoli precedenti; il dare forma a un’emozione, un punto di vista, un approccio nei confronti dell’esistenza non si può conformare a una regola prestabilita bensì emergere in maniera spontanea e naturale attraverso un linguaggio personale e spesso risultato di sperimentazione. La protagonista di oggi sceglie l’acquarello per imprimere nell’osservatore la propria sensazione di leggerezza, di levità nell’osservare la semplicità dell’esistenza che spesso ha solo bisogno di essere guardata da una sfaccettatura diversa per apparire più piacevole di quanto previsto.

Nel corso della storia dell’arte si è delineata l’esigenza di trovare una tecnica di semplice stesura, che potesse essere base esecutiva per opere maggiori, l’acquarello è pertanto divenuto una sorta di complemento al disegno con cui i grandi maestri preparavano gli studi delle tele più celebri; tuttavia intorno al Seicentocominciò ad assumere una rilevanza diversa, un’identità propria grazie alla sua velocità di asciugatura che consentiva ai grandi paesaggisti di terminare l’opera prima della fine della giornata di lavoro all’aria aperta. In particolar modo fu nel Settecento con l’affermarsi del Romanticismo ingleseche ebbe in maestri di grande talento come William Turner e John Robert Cozens, un’importante rappresentanza di artisti che scelsero proprio l’acquarello per descrivere e immortalare alcuni dei loro affascinanti paesaggi in grado di travolgere le emozioni del fruitore. Qualche decennio dopo, la tecnica innovativa dell’Impressionismo nell’esecuzione del dipinto en plein air in cui fu protagonista la pittura a olio non escluse però l’utilizzo dell’acquarello da parte di alcuni tra i maggiori nomi del movimento come Claude Monet ed Edgar Degas. Anche i grandi maestri dell’Espressionismo, come Cézanne e Gauguin, dell’Astrattismo come Paul Kleee del Cubismo con il suo sommo rappresentante Pablo Picasso, utilizzarono ampiamente questa tecnica sperimentandola e inserendola nella loro ricerca pittorica e affiancandola ai dipinti in cui utilizzavano l’olio. Non solo, anche negli Stati UnitiEdward Hopper, magistrale esponente del Realismo Americano, realizzò molte delle sue opere più celebri come Alta strada, Coast Guard Cove e JoSketchingatGood Harbor Beach proprio utilizzando il colore ad acqua. Dunque da un’esigenza prevalentemente pratica e legata essenzialmente ai paesaggisti e agli artisti in viaggio che dunque avevano bisogno di una rapidità di asciugatura per poter proseguire il loro cammino esplorativo, come gli artisti del Gran Tour, questa tecnica ha conquistato nel tempo maggiore spazio in virtù della sua adattabilità e versatilità ma soprattutto per la sua immediatezza esecutiva; la capacità e l’orientamento alla sperimentazione del Novecento ha permesso agli artisti aderenti ai vari movimenti di rompere schemi e regole e conquistare nuovi modi di intendere l’espressione artistica e dunque ogni tecnica poteva diventare interprete delle linee guida delle correnti che si avvicendavano e a volte si osteggiavano. L’artista di origini lombarda ma torinese d’adozione Ambretta Rossi utilizza la materia leggera dell’acquarello per adattarla a un stile personale, riconoscibile per la sua tendenza all’impalpabilità unita alla piacevolezza delle sue opere in cui unisce la naturalezza di frammenti di vita colti attraverso una profonda capacità di osservazione del mondo circostante, da cui prende la positività, la bellezza, l’unicità di ogni istante che riempie in quel piccolo frangente, l’esistenza dei suoi protagonisti. Lo stile pittorico è l’Espressionismo perché è solo attraverso di esso che può associare i colori alle emozioni che vengono suscitate nella fase in cui il suo sguardo si posa sulla realtà circostante e diviene interprete delle impalpabili energie che circondano e si propagano dai gesti semplici e spontanei dei suoi personaggi;il disegno, il tratto grafico che precede la pittura e definisce le immagini immortalate, è essenziale per dare consistenza e definizione a tutto ciò che poi, attraverso il colore, viene sfumato quasi come se l’artista si trovasse davanti a un sogno, a una morbida visione. Le atmosfere appaiono dunque come sospese, tanto quanto la gamma cromatica contribuisce a sottolineare la pienezza che si nasconde dietro gesti semplici, quotidiani eppure in grado di rendere la vita più appagante, più lieve e meno concentrata sulle problematiche; emerge pertanto in modo chiaro il modo in cui Ambretta Rossi percepisce l’esistenza, una somma di istanti apparentemente irrilevanti che se sommati insieme costituiscono invece la vera essenza, tutto ciò che contribuisce a riempire gli spazi tra un grande avvenimento e l’altro del percorso di ciascuno. In Concertino nel parco i musicisti sembrano avvolti dalla magia impalpabile della musica classica, quel susseguirsi di note che non possono essere ignorate dai passanti e che contribuiscono a rendere indimenticabile una semplice passeggiata; lo sfondo è rarefatto tanto quanto appena accennati sono i dettagli degli alberi che circondano la scena, come se l’attenzione dell’osservatore dovesse concentrarsi sull’esecuzione dei suonatori, su quel loro essere nel momento presente. Le tonalità sono sfumate e al tempo stesso affini allo stato d’animo dei protagonisti e di conseguenza a metà tra sogno e realtà, tra reale e irreale perché in fondo i loro gesti appartengono alla sfera emozionale e dunque il colore deve associarsi a essa. In Automobile in giradino l’artista si avvicina al tema del paesaggio anche se inserisce un elemento moderno, l’auto, che la colloca pienamente nel suo tempo malgrado lo sguardo romantico e morbido che rivolge a tutto ciò che entra a far parte anche solo per un istante del suo vissuto; anche in questo caso l’effetto visivo è quello della cartolina estiva, della memoria di un momento di riposo, di distacco dalla frenesia della quotidianità che fa la differenza tra il lasciarsi prendere dal vortice degli accadimenti e la saggezza di sedersi e prendere tutto con maggiore calma, che in fondo il modo migliore di vivere. La leggerezza e la piacevolezza dello sguardo dell’artista si percepisce dalla quasi trasparenza del disegno e del colore molto diluito, proprio per infondere una sensazione di evanescenza, di delicatezza, un invito a seguirla nel suo percorso di distacco dalle pesanti zavorre costituite dalle convinzioni limitanti e dall’abitudine a seguire il flusso degli eventi piuttosto che a prendere in mano la propria vita e far sì che prenda una direzione diversa. Anche il recente evento pandemico viene rappresentato da Ambretta Rossi con la medesima capacità di accettazione, non passivamente, questo no, piuttosto con la consapevolezza che costituisce solo un frammento di un’intera vita e come tale va osservato e vissuto; il suo Autoritratto con mascherina la ritrae con sguardo al tempo stesso costernato per ciò che l’umanità ha dovuto attraversare ma anche sereno in virtù della sua fiducia verso il dopo trasmessa dagli occhi che spiccano sul suo volto proprio grazie alla presenza della mascherina, occhi che guardano diretti verso l’osservatore dell’opera quasi a volerlo rassicurare. Le tonalità in questo caso sono più intense, per catturare il momento presente, forte, reale, innegabile, eppure legate ai colori dell’anima con il viola dei capelli, con l’azzurro del sogno, con il rosso della forza. Le persone sono protagoniste delle sue opere, tanto quanto la natura, pur lasciandone emergere quel tranquillo mondo emotivo in grado di manifestarsi quando sono sovrappensiero, quando non cercano né aspettano nulla bensì semplicemente assaporano il frammento di esistenza immortalato dall’artista. La scelta dell’acquarello è stata per Ambretta Rossi una richiesta della sua interiorità, fin dall’inizio del suo percorso artistico frequenta infatti corsi tenuti dai maggiori maestri piemontesi prima e internazionali poi, specializzati in questa tecnica. Fa parte di diversi gruppi artistici e ha al suo attivo la partecipazione a mostre collettive ed estemporanee, a concorsi artistici sul territorio nazionale e internazionale – Barcellona, Parigi, Budapest – ottenendo premi e riconoscimenti, tra i più importanti il terzo posto alla Mostra Concorso Internazionale Bologna 2020. Ma il suo percorso artistico conta anche cinque importanti mostre personali durante le quali ha mostrato al suo pubblico di appassionati e collezionisti il suo stile alla costante ricerca della semplicità.

The beautiful side of life in Ambretta Rossi'snuancedwatercolourworks, the result of a delicate and impalpableExpressionism

The mostevidentcharacteristic of contemporary art isthat of mixing, blending, techniques and pictorialstylesthatwereoriginallydistant and wellseparated, to be adapted to the feeling, to the pictorialinclination of the author of an artworkwithouthaving to adhere to the delineatedboundariesbelonging to the movements of previouscenturies; the shaping of an emotion, a point of view, an approach to existencecannotconform to a pre-establishedrulebutrather emerge spontaneously and naturallythrough a personal languagethatisoften the result of experimentation. Today'sprotagonistchooseswatercolour to impressupon the observerherownsensation of lightness, of levity in observing the simplicity of existence, whichoftenonlyneeds to be lookedat from a differentfacet to appear more pleasantthanexpected.

Throughout the history of art therehasbeen a need to find a technique of simpledraftingthatcould be the basis of execution for major artworks, watercolourhasthereforebecome a sort of complement ofdrawing with which the greatmasterspreparedtheirstudies of the mostfamouscanvases; however, around the seventeenthcenturyitbegan to take on a differentrelevance, an identity of itsownthanks to itsspeed of dryingthatallowed the greatlandscapepainters to finishtheirartworkbefore the end of the day's work in the open air. In particular, itwas in the 18th century with the rise of English Romanticism, whichhad in suchtalentedmastersasWilliam Turner and John Robert Cozens, an importantrepresentation of artistswhochosewatercolour to describe and immortalise some of theirfascinatinglandscapescapable of overwhelming the viewer'semotions. A fewdecadeslater, Impressionism's innovative technique of painting en plein air in whichoil painting was the protagonistdidnot, however, exclude the use of watercolour by some of the movement'sgreatestnamessuchasClaude Monet and Edgar Degas. The greatmasters of Expressionism, suchasCézanne and Gauguin, of AbstractionismsuchasPaul Klee and of Cubism with its supreme representativePablo Picasso, also made extensive use of thistechnique, experimenting with it and incorporatingitintotheirpictorialresearch, alongsidepaintings in whichtheyusedoil. Notonlythat, even in the UnitedStates, Edward Hopper, a masterfulexponent of American Realism, producedmany of hismostfamousworkssuchasHigh Street, Coast Guard Cove and JoSketchingatGood Harbor Beachpreciselyusingwatercolour. Thus, from a predominantlypracticalneed and essentiallylinked to landscapepainters and travellingartistswhothereforeneeded a quickdrying time in order to be able to continue theirexploratoryjourney, suchas the artists of the Grand Tour, thistechniquegained more space over time by virtue of itsadaptability and versatilitybutaboveall for his executive immediacy; the ability and orientationtowardsexperimentation in the 20th centuryallowedartistsadhering to the variousmovements to break schemes and rules and conquer new ways of intendingartisticexpression, and thuseachtechniquecouldbecome an interpreter of the guidelines of the currentsthatalternated and sometimesopposedeachother. The artist, originally from LombardybutTurinese by adoption, Ambretta Rossi, uses the light material of watercolour to adaptit to a personal style, recognisable by hertendencytowardsimpalpabilitycombined with the pleasantness of herartworks in whichshecombines the naturalness of fragments of life capturedthrough a profoundability to observe the world aroundher, from whichshetakes the positivity, the beauty, the uniqueness of eachinstantthatfills the existence of herprotagonists in that small juncture.Her painting style isExpressionismbecauseitisonlythroughitthatshe can associate the colours with the emotionsthat are aroused in the phase in whichher gaze rests on the surrounding reality and becomes the interpreter of the impalpableenergiesthat surround and propagate from the simple and spontaneousgestures of hercharacters; the drawing, the graphicstrokethatprecedes the painting and defines the immortalised images, isessential to giveconsistency and definition to everythingthatisthen, throughcolour, blurredalmostasif the artistwere in front of a dream, a soft vision. The atmospheresthereforeappearasifsuspended, asmuchas the chromaticrangehelps to emphasise the fullnessthatishiddenbehindsimple, everydaygestures, yetcapable of making life more fulfilling, lighter and lessfocused on problems; the way in whichAmbretta Rossiperceivesexistencethereforeemergesclearly, a sum of apparentlyirrelevantinstantsthatwhenaddedtogetherconstitute the trueessence, everythingthatcontributes to filling the spacesbetweenonegreatevent and another in everyone'sjourney. In Concertino nel parco the musiciansseem to be enveloped in the impalpablemagic of classical music, thatsuccession of notes thatcannot be ignored by passers-by and thatcontribute to make a simplestrollunforgettable; the background isasrarefiedas the details of the treessurrounding the scene are barelynoticeable, asif the observer'sattentionwere to focus on the players' performance, on theirbeing in the present moment. The tones are nuanced and at the same time akin to the mood of the protagonists and consequentlysomewherebetweendream and reality, betweenreal and unreal, becauseafteralltheirgesturesbelong to the emotionalsphere and therefore the colour must associate with it. In Arnelement, the car, whichplacesherfully in her time despite the soft, romantic gaze sheturns to everythingthatbecomes part of herexperience, evenifonly for a moment; again, the visualeffectisthat of a summer postcard, of the memory of a moment of rest, of detachment from the frenzy of everyday life thatmakes the differencebetweenlettingoneselfgetcaught up in the whirlwind of events and the wisdom of sitting down and takingeverything more calmly, whichafterallis the best way to live. The lightness and pleasantness of the artist's gaze can be perceived in the almosttransparency of the drawing and the verydilutedcolour, precisely to instil a feeling of evanescence, of delicacy, an invitation to followher on herpath of detachment from the heavy ballast of limitingbeliefs and the habit of following the flow of eventsratherthantakingcharge of herown life and makingit take a differentdirection. Even the recentpandemiceventisportrayed by Ambretta Rossi with the samecapacity for acceptance, notpassively, notatall, butrather with the awarenessthatitconstitutesonly a fragment of an entire life and should be observed and experiencedassuch; herAutoritratto con mascherina (Self-portrait with a mask)portraysher with a gaze thatisat once dismayedatwhathumanityhashad to go throughbutalso serene in virtue of her trust in the future conveyed by the eyesthat stand out on her face preciselybecause of the presence of the mask, eyesthat look directlyat the observer of the artworkalmostasif to reassurehim. The tones in this case are more intense, to capture the present moment, strong, real, undeniable, yetlinked to the colours of the soul with the purple of hair, the blue of dreams, the red of strength. People are the protagonists of herartworks, just asmuchas nature, whileallowingthatquietemotional world to emerge whenthey are overthinking, whenthey are notlooking for or expectinganythingbutsimplysavouring the fragment of existenceimmortalised by the artist. For Ambretta Rossi, the choice of watercolourwas a request from herinner self. Indeed, from the verybeginning of herartistic career, sheattendedcoursesheld byPiedmontesemasters and theninternationalonesspecialising in thistechnique. Sheis a member of severalartisticgroups and hasparticipated in group and extemporaryexhibitions and artisticcompetitions in Italy and abroad - Barcelona, Paris, Budapest - obtainingprizes and awards, the mostimportant of whichwasthirdplaceat the International ExhibitionCompetition Bologna 2020. Butherartistic career alsocountsfiveimportant solo exhibitionsduringwhichshehasshownher style in constantsearch of simplicity to her public of enthusiasts and collectors.