Carla d'Aquino Mineo
OLTRE L'INCANTO NELLA POESIA DELL'IMMAGINARIO NEI DIPINTI
DELL'ARTISTA AMELIA ROMEO
Come per ogni artista di spessore culturale, si
potrebbero identificare le matrici stilistiche
dell'artista Amelia Romeo nel filone storico del
Surrealismo. Partendo, quindi, dal clima
“surreale”, da Mirò a Magritte, la sua pittura si
evolve verso una dimensione astratta, in cui si
svela il sogno in paesaggi cosmici. Ma potrei,
ritornando alle origini, ricordare il passaggio da
Chagall al Futurismo, mentre una concezione
dinamica dell'espressione pittorica, percorre
nella sua narrazione figurativa, dove la nuova
tecnica digitale con sapienza esecutiva,
ricrea armonie inedite nella varietà dei fermenti
ispirativi in un movimento visivo nei vortici di
luce nella coniugazione, tra il reale e
l'immaginario. Ecco che allora, la stessa materia
pittorica si dissolve in liriche atmosfere di
infinito, dove il blu cupo della notte apre un
senso di mistero metafisico. Alla fine, la
narrazione allusiva, quanto, fantastica si
confonde nel magico e guizzante gioco di colori,
mentre una luce bianca trascende la realtà verso
un sogno infinito di lirica bellezza in afflato con
l'universo.