Acc. Carla D'Aquino Mineo

LA POESIA DELL’IMMAGINARIO TRA SOGNO E REALTA' NEI DIPINTI DEL MAESTRO ANDREA FERRARI

Una narrazione sospesa nel tempo, nell’apparizione magica ed inconsueta di figure e cose, poste tra la visione ed il ricordo, distingue il racconto figurativo nei dipinti del maestro Andrea Ferrari, mentre i dati espressivi coniugano armoniosamente il senso con la ragione, l’analisi concettuale con la lirica trasfigurazione del reale, tra atmosfere surreali che si irradiano nelle scenografie trasognate. È un mondo evocativo ed onirico, in cui la realtà visionaria appare in un’ambientazione fantasiosa che approda a spazi surreali nel vigore espressivo. Ecco che allora, le visioni immaginarie nell’immediata gestualità pittorica e nella brillantezza delle tonalità, tra i rossi fiammeggianti, i gialli solari, i verdi variegati della natura e gli azzurri intensi, rimandano ad una lettura simbolica, dove l’arcano disvela i suoi segreti, tra sogni archetipi ed aspettative, in cui primeggia la magia dell’inconfondibile sorpresa di una quotidiana teatralità, suscitando il fascino e mistero dell’esistenza. In ogni dipinto di Andrea Ferrari risalta il senso assoluto del colore nel raffinato e caldo cromatismo che traduce nelle immagini sognanti il genio nella creatività, l’estro e la poesia, in cui si svela l’alchimia coloristica nella fervida fantasia. Nascono, così, splendidi dipinti che interpretano gli aspetti psicologici e formalistici dell’uomo, tra contraddizioni ed ambiguità, dove la realtà e fantasia del reale si integrano in una surrealtà che s’inoltra nella ricerca dell’impossibile, da Chagall a Picasso, seguendo l’ideale surrealista, in cui le immagini si abbandonano alle forze del meraviglioso e dell’inconscio. Stupisce, quindi, la narrazione fantomatica che determina spazi sognanti, mentre percorrono un utopico viaggio del pensiero nella poetica dell’immaginario. Oltre la stessa concettualizzazione dell’immagine, traspare nel percorso figurativo del maestro Andrea Ferrari, in un racconto allusivo, quanto, fantastico che si snoda nei significati simbolici della vita. In tal modo, la narrazione simbolico-espressionista fonde l’analisi concettuale con la fantasia, cioè la tangibilità realistica dei dati figurali che sono pervasi da una luce soffusa, mentre i personaggi della memoria popolano il mondo evocativo dell’autore. Ecco perché, c’è qualcosa di magico che aleggia nei dipinti del maestro Andrea Ferrari: un teatro di luci si armonizza nel colore, mentre maschere e personaggi della memoria vivono una loro segreta realtà. E’ il fascino di una pittura che si fa metafora e mistero, nell’emozionalità del colore, carico di simbologie che interpretano un logos ideale di sensazioni in un clima silente, mentre diviene rivelazione e visione fantastica, tra apologhi morali, pulsioni e sentimento, dove la meravigliosa scenografia sublima l’arte nell’incanto di un sogno.

Carla d’Aquino Mineo