Umberto Zaccaria
Ho difficoltà ad individuare l'etichetta da collocare nella pittura di Angela Stella fra le tante di cui fa uso la storia dell'arte per descrivere uno stile o un periodo. Esiste l'espressionismo armonico o, meglio, intimistico? E' quello! Perché, in realtà, fra le tante specificità, quella che chiaramente emerge con chiara evidenza nella pittura di Angela è una sicura dimestichezza con la dimensione dell'intimismo, manifestata dall'armonia del segno, rappresentata da preziosità che riconducono ad un battito di ali, da sinuosità vagamente musicali nell'esprimere i sentimenti segreti dell'anima o la vita di ambienti intimi, raccolti, silenziosi. Ritratti di donne impersonano le tensioni della vita, esprimono la loro essenza sospesa, lucidamente, fervorosamente poetica, spirituale, senza ambire alla conquista di illusioni metafisiche. Sono, forse, solamente un invito a penetrare il messaggio di bellezza dell'artista. In ogni caso, immagini di un presente che non teme il tempo, dell'intenso incanto d'amore che conquista la mente ed i sentimenti ancor prima di invadere il corpo. Notevole e di grande qualità è, infatti, il nucleo delle opere che l'artista ci mostra grazie alla sua capacità di scegliere soggetti di forte impatto visivo, riuscendo a dar vita a vere e proprie immagini iconiche tratte dalla realtà quotidiana, che affascinano, che potrebbero funzionare da cassa di risonanza del mito della femminilità per quanti aspirano al suo recupero nella pittura contemporanea.
Ed, ancora, un'altra pregevolezza emerge dalla pittura di Angela, la dimostrazione di come il sapere intellettuale ha la capacità di guidare ed elevare il sapere manuale fino a farne un'unica sorprendente cosa: è sicura la pittrice nella capacità di declinare sia la pennellata che il tratto con i sentimenti; sa essere corposa o trasparente, piana o tridimensionale, accesa o morbida, florida o sottile ... E' deliziosa e sensuale, allettante e voluttuosa quanto basta e quando occorre.
Tutti segni distintivi che fanno di Angela un'artista colta e scrupolosa, sensibilissima, capace già al suo esordio, di espressioni e di stili che coprono buona parte della storia dell'arte.
Modena, aprile 2006 Umberto Zaccaria