Laura Martini

SUBLIMI ATMOSFERE

Seguendo le orme dell’ideologia figurativa impressionista, Fabio Angelini propone una

soluzione pittorica atta ad elogiare la magnificenza degli elementi naturali evocandone la

sacralità con uno spirito assolutamente romantico.

L’impronta impressionista si coglie sia nelle materiche stesure cromatiche che esprimono

sapientemente un senso di evanescenza, sia nell’importanza attribuita alla luce nel suo più

scientifico senso fenomenico ravvisabile in natura dal differente riverbero che manifesta a

seconda della superficie che colpisce.

Gli specchi d’acqua, tra tutti gli elementi esistenti in natura, sono le superfici esteticamente

più appaganti e suggestive da osservare e per un occhio particolarmente sensibile, come

quello di Angelini, non potevano che essere muse ispiratrici per la maturazione della sua

poetica.

Di carattere ancora impressionista e complementare al fattore luminoso, si colloca

l’attenzione dell’ artista a cogliere l’attimo ideale per ritrarre un determinato scorcio;

tuttavia se l’intento degli impressionisti verteva nel rappresentare la fugacità della visione

ossia un’impressione, in esatto contrasto si pone Angelini capace di rendere eterno, attraverso

la pittura, quel determinato momento che ha rapito la sua attenzione.

Questo ultimo appunto ci porta a prendere coscienza del fatto che l’arte di Angelini non si

limita a rivisitare lo stile e la teoria impressionista, egli fa implicitamente propri, come già

menzionato, anche alcuni aspetti del romanticismo in particolar modo l’esaltare una soggettiva

comunione con la natura.

Angelini coglie, della natura, solo piccoli particolari che divengono soggetti-simbolo di

situazioni paesaggistiche ampie armonicamente incantevoli, essi per tanto subiscono il processo

di sublimazione in chiave romantica lontana dalla volontà di definirne la classica perfezione

e vicina al considerare “Bello” tutto ciò che è in grado di emozionare

Ancora romantico è l’inventare situazioni nebbiose capaci di infondere un senso di mistero;

a chi fruisce viene data la possibilità di liberare l’immaginazione e di catapultarsi in

una condizione onirica dove ci si trova a naufragare nella propria fantasia.

Tecnicamente Angelini procede per tenue velature che sembrano incapaci di appagare le sue esigenze estetiche. I colori sono complementari allo stato emotivo e, in quanto tali, mutevoli.

L’ arte di Angelini non ha bisogno di virtuosistiche spiegazioni per essere compresa: tutto

ruota attorno all’innata abilità tecnica e alla benefica serenità interiore che si è portati a

percepire nel fruire queste sublimi atmosfere.

Dott.ssa Laura Martini