Stefano di Tano

ANNA FINOTELLO non ama parlare molto dei suoi quadri. Dipinge per sè; racconta storie di donne, e quasi sempre sono vicende legate al passato, quasi sempre sono canzoni che aspettano a lungo di trovare una fine.

Rimpianti, speranze; un'attesa di mille e più notti senza neppure un piccolo sogno da ricordare... Quanto vale una notte di attesa? Quanto è lunga un'ora nel buio, nel silenzio che precede un altro silenzio? Anna Finotello osserva le sue donne, le spoglia, le fissa negli occhi; poi finalmente le lascia par lare. Eccole, una dopo l'altra, con i loro problemi, le piccole gioie, la solitudine interiore e il vuoto della società che le avvolge, le usa, le mette in disparte. E ricomincia l'attesa, il freddo, la voglia di andare lontano, oltre le stelle.

Anna Finotello, un'artista vera e sensibile che si presenta con garbo ed estrema sincerità, e realisticamente vuole anche essere giudicata. Non avranno incertezze i suoi estimatori nel ritenerla una fresca e prorompente realtà nel panorama della nuova scuola pittorica vercellese.


(Ste.Di.)