M.Carmela De Giacomo

1986

Attraverso i volti, individuati i contorni della pura bellezza e dell'armonia, la figura femminile si nutre di se stessa in uno spazio esagerato che forma una combinazione sognante dove la figura centrale sembra quasi totemica.

Ma è un nuovo tipo di tamem che ci offre, tratto dalle associazioni dell’artista con il desiderio, e l'effetto nostalgico aull'osservatore fa dedurre dei simboli atavici di natura più generale.

Sono i momenti più significativi e determinanti della vita umana, a cominciare dalla maternità, che, attraverso l'immagine, diventano insegnamento.

Elemento importante rimane il colore, adoperato dall’artista con vivacità ed immediatezza. Distribuito in piena luce, ben evidenzia l’esatta proporzione dei volumi.

I toni caldi e lineari fanno,però, solo intuire le dimensioni fisiche, perché i nudi della Vasile, posti con estrema naturalezza, mantengono sempre eleganza e compostezza, armonizzando sensualità e bellezza formale. 

Ma c'e di più, e il di più lo ritroviamo particolarmente in una tela recente che apre un altro stadio, di più significativa irradiazione di messaggi. Probabilmente, l'apertura di nuovi orizzonti, dovuta in parte anche ad una ulteriore presa di coscienza del fenomeno artistico, lá porta alla ricerca di questi valori simbolici, dove realtà e fantasia, cementate da legamenti quasi onirici, producono immagini suggestive.

Catarsi è il titolo dato all'opera, purificazione, ricerca, dunque, della purezza artistica e della dimensione spirituale dell'arte.

II concetto greco di "catarsi" é fondamentale per la connessione in cui Aristotele lo pose col prodia), ci offre immagini vive, dove le forme delle donne, esaltate dalla gamma pittorica dei toni caldi usati, tendono ad aprirsi, quasi a voler trascendere i limiti fisici in un processo di purificazione. I corpi spogliati, in attesa di riscatto, appaiono quanto mai esposti nella loro sofferta gracilità.

Da notare che qui, come in teatro, la catarsi avviene per tutti i soggetti contemporaneamente, richiama la necessità di una coralità attiva e consapevole.

La catarsi è dunque usata come giustificazione anche morale della scena, evocando un pò l'interpretazione di quel filone critico che da Lessing in poi affida al teatro in generale, e all'arte in particolare, una funzione prettamente educativa.

Ritroviamo la femminilità come mezzo per comunicare osservazioni psicologiche, specchio sulla natura e sul mondo contemporaneo, dove noi possiamo vedere i processi interiori che vengono a fuoco, soltanto in momenti fugaci.

Questa simultaneità psicologica rende, a mio avviso, le immagini della Vasile al di fuori del tempo, dove il passato ed il presente si sovrappongono.

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