Antonio Fontana

Racconti, storie, luoghi, personaggi; sono i soggetti che Annamaria Mazzini predilige e sapientemente ne coglie la poesia, corre attraverso le vedute dei scorci toscani, quelli che per lei sono ricchi di significati, pause di meditazione, riflessioni, poi espressi nella semplicità figurativa della pittura d’una volta, capace d’imprimere nel colore delicato le proprie emozioni, nei colori dosati con raffinatezza quasi carezzano lo sguardo di chi ammira il suo lavoro. Ma anche nei dipinti che rappresentano personaggi ricchi di storia, cultura, lascia trasparire la poeticità e la dolcezza in lei racchiusi, nell’amore per l’arte di un tempo, per quei capolavori che il mondo ci ammira ed invidia. Attraverso le cromie delicate è capace di trasmetterci la serenità, i suoi tratti sono sicuri capaci di delineare ciò che lei vede ed interpreta attraverso i suoi occhi. Il suo lavoro, s’impreziosisce nei supporti e le tecniche usate, che donano all’opera il fascino dell’affresco, lo strappo dal muro. Mentre la sua incisività pittorica predomina nei tratti decisi dei nudi, i carboncini neri assumono forme di donna saturando il cartone assente dai colori, delineando il corpo di donna “femmina” nelle sue forme sensuali e plastiche. La donna che racconta attraverso il proprio corpo, qualcosa di se che non appare. Fuori da scuole e tendenze, la pittura di Annamaria Mazzini si vincola ai richiami del mondo da cui è attirata, espresso attraverso la realtà della figura e del paesaggio; lasciando cosi adagiare il fruitore in un mondo di quieta contemplazione.
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