Romano A. Fiocchi : cronache d'arte - Il Ticino - Pavia 1997

Il pittore continua dunque sulla strada dei suoi "preziosismi", la supera e la travolge.Ben inteso: Cataldi prosegue con le tecniche miste, coi lavori su papiro, con le stesure su cartoni particolari, ma sono la profondità d'indagine del suo figurativo crudo e inquietante, l'escavazione psicologica dei personaggi, ipersensibilità cromatica, la bizzarra e crepitante fantasia che innalzano il livello artistico della sua produzione. Espressionista, simbolista, surrealista, difficile definire il suo stile. Il segno è incisivo, essenziale, nervoso; gli accostamenti tonali talora tenui, talora violenti, come se il colore possedesse un valore autonomo al di là di ogni rispondenza reale. Soggetto preferito è il nudo plasmato con una forza disgregatrice volutamente dissonante, talvolta scabrosa, diretta ad evidenziare gli aspetti più inquietanti della vita, la frammentarietà dell'evocazione mnemonica, l'associazione automatica delle idee e delle immagini che portiamo dentro di noi. Molta psicologia, dunque, nelle sue opere. Ma lontano da ogni eccessivo cerebralismo, l'artista riscatta le proprie invenzioni attraverso una tensione emotiva acutissima, pronta a carpire e a selezionare le visioni che il proprio inconscio sprigiona convulsamente e disordinatamente.