Mario Salvo

Le trasparenze stratigrafiche di Ariana Carbone

Da sempre innamorato dell’Arte attraverso l'attento e scrupoloso esame che l’affascinante carriera (di critico e di maestro d’Arte) mi presenta: numerosi artisti, più o meno dotati, per i quali riesco tuttora a leggerne i valori potenziali espressi in “geniali sinuosità”. Scusate il termine ma rende perfettamente l'idea che desidero comunicare alla giovanissima artista Ariana Carbone (la più giovane appartenente al Manifesto degli Stratigrafici neo costituito a maggio 2022) che ha dentro sé una fervida originalità, enorme capacità in crescita ed innovazione da far riflettere e tremare i polsi. Un furetto a tutto tondo che spazia serenamente su qualsiasi tipo di supporto e grandezza con la sua spatola. Stupisce davvero con quanta passione ed impegno si dedica alle sue creazioni fino a portarle al suo “concepturus” voluto. Avvalora il fatto che tale strumento, la spatola, sa rendere entusiasmanti le opere solo se la si tratta con sicurezza, decisione e tenerezza allo stesso modo, in quanto è per antonomasia il più antipatico da usare per coloro che non conoscono l’attesa paziente, il sacrificio e l’intensità della straordinaria metamorfosi che si ottiene a plasmare le varie cromie: la resa è semplicemente affascinante con le sue inimitabili fantastiche velature “irripetibili”, uniche, poiché generate da impasti sapienti e voluti ma direttamente sul supporto escludendo la classica tavolozza. Questa tecnica rende unicità all’opera come una fusione diretta dei colori che si fondono e si amalgamano a volontà dell’artista il quale dev’essere astuto e veloce per riuscire a trasparire velature che potrebbero sparire alla sola maggior pressione del polso. Ebbene si, è strettamente necessario avere una memoria nella mano usata a seconda del supporto che si vuol dipingere, che sia tela o tavoletta o plexiglas. Ecco a voi servita in poche parole la grandiosità della “spatola stratigrafica” che la dotata Ariana Carbone applica realizzando l’apoteosi di un virgulto artistico senza pari. Le trasparenze sono uniche e meravigliose tali da catturare lo sguardo anche dei più riottosi all’Arte. Un equilibrio dei sentimenti che resetta l'anima e le dona i precisi e voluti silenzi, rispettosi e dovuti. Sono soggetti legati ad un crepuscolarismo che va oltre l'orizzonte ed inneggia al recupero dell'anima e del bello come ripristino dei sani principi della Terra, tra percezioni, profumi, movenze e posture che il vento dei “sentimenti” trasmette attraverso le sue carezze come le onde del mare concedono alla battigia. Posso tranquillamente dire che sono “Art Terapy” per creazione, purezza, armonia, emozione e sensualità. Ariana é artista molto sensibile, forte e romantica allo stesso tempo ma ferma nel suo personale paradigma in cui crede e propone, intenta ad offrire ai suoi interlocutori la propria genialità creativa, il suo credo stilistico con opere “di razza” generate da motivazioni viscerali dalle quali non riuscirebbe mai a discostarsi.

Il M° e Critico d’Arte Internazionale Mario Salvo