Dott.ssa Anna Maria Setti Nalini ( critica sul catalogo Mostra "Centro Culturale G. Alberione Modena )

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata" (A. Einstein ):  un affermazione assai puntuale colta dal Maestro per dar voce ad un quadro.  Se così è, resta solo da frugare nelle pieghe più riposte del mondo, come fece l'informale con le crepe,le torsioni, i dettagli.  Oppure, per assurdo, si può creare in quello che non c'è.  In quello che non c'è, ma anche nel divertissement delle metamorfosi, del calambour delle immagini piuttosto che delle parole: nuvole come fiori, lampi bianchi come rocce di strade, acqua come esplosione, trasecolare magico di tutti i colori dal rosso al blu ("sono stato un tempo un fanciullo e fanciulla, arbusto ed uccello e muto pesce di mare"),  "lingue negli alberi",  " sermoni nelle pietre".  E nel diluire del verde nel giallo e nel farlo risalire fino all'arancio scoprire che "a tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte, ma a solo pochi eletti la luce dell'aurora" (E. Dickinson ). Ma dopo tutti i passaggi dicromie, dopo tutti i fantasmi delle "città invisibili", è sorprendentemente incredibile vedersi offrire l' immagine più sconvolgente e nuova: l'esercito incombente dei  "cavallieri inesistenti", tecnicamente l'apice degli effetti speciali dell'artista, che evidenzia l'opera non aggiungrndo ma sottraendo il colore e la materia.   Nella civiltà di oggi, dove il fantastico è divenuto documento di realtà per l'aumento della velocità, della comunicazione, del continuo allargarsi dell'orizzonte, della tecnica, al cui confronto ogni convinzione e certezza via via che nasce va impallidendo e cambiando volto, il dubbio comincia a invadere anche l'anima di una umanità che ha aperto gli occhi su un mondo che non è suo, ma non è neppure della leggenda e della favola.

                                                                                                                                                                                                       Anna Maria Setti Nalini