Maria De Michele
Vibrazioni materiche
Nota critica di Maria De Michele
Generatrici di forze visive le opere di Daniela Damiano ASDHE, germinate da una struttura di pensiero e una fantasia policromia di immagini surreali.
Piani e superfici policromatiche immergono il fruitore in spazi fisici senza identità e senza memoria. Una nuova figurazione come relazione tra le opere dell'uomo e la bellezza della natura, in un infinito viaggio virtuale che esprime desideri interiori con distorsioni di forme che ci catapultano in mondi interplanetari.
La luminosità e la resa plastica del colore in felici accostamenti che non ammettono eccessi, rivelano un espressionismo astratto inquieto, una sintesi espressiva che conduce a una libertà di segno. Amore per l'arte e silenzio di armonie sortiscono un equilibrio metafisico.
Nessuno schema o configurazione può delimitare e confinare il colore, che rappresenta una dimensione lirica, vibrante, dove forze magnetiche convergono in una naturalità espressiva dando corpo all'estro intrinseco della realtà.
Variegate articolazioni riescono a definire esaurientemente il complesso universo che avviluppa la Terra, l'aspetto astrattivo non va assolutamente a discapito di una forte suggestione onirica. Fotogrammi del non visibile emotivamente coinvolgenti esprimono una personale visone lirica con il mondo circostante. Visualizzazioni estetiche di raffinata fattura, una pittura d'istinto tutt'altro che affidata alla mera casualità, in ogni opera c'è una tramatura sottile, un ordito geometrico. Nelle opere di Daniela Damiano c'è l'esplicitazione di un rapporto intenso con la vita. In ogni dipinto l'artista trascina dentro il suo vortice chiunque sia sensibile al coinvolgimento passionale proprio solo dell'arte. Una esplorazione fantasmatica di un cosmo denso di annunci vitali, un caos primigenio in cui l'umanità è costretta a vivere. MdM