Calogero Cordaro

Le opere di Bent, prevalentemente elaborate con acrilici su tela, hanno il carattere organico di strutture, per cui la sua azione si inserisce in quell'area di esperienze a dominante costruttiva che costituisce una delle linee emergenti dell'attuale situazione di ricerca. Nei lavori più recenti la modulazione cromatica è condotta al servizio di un serrato impianto costruttivo organizzato come su una griglia spaziale di piani, così le tonalità di colore fanno affiorare allo sguardo elementi geometrici, dove la rigidità lineare del contorno sembra cedere alla flessione della curva. Bent vive un ripensamento della grande civiltà cubista, ma del cubismo egli non rievoca la radicalità dell'indagine, la tormentosa meditazione sulla natura e sull'apparizione dell'oggetto. Egli piuttosto ha ricondotto l'analisi ad un nuovo respiro di spazio, ad una nuova unità d'immagine, tanto che la sua meta è l'approdo ad una personale chiarezza oggettiva, ad una dimensione quasi irreale dove i segni e le cromie sembrano scandire un ritmo evocativo di assonanze e di pulsioni in una lucida trascrizione sensitiva.