Sonia Casagrande - Palazzo del Bargello - Gubbio

Bruno Bruno si presenta alla mostra collettiva “Prospettive d’autore” con alcune opere dal sapore fortemente onirico e trasognato. La sapiente tecnica acquisita nel tempo e la pittura dei grandi maestri del Surrealismo lo hanno portato alla creazione di soggetti che ci lasciano attoniti e sospesi, alla ricerca di quel tempo e di quel luogo a noi lontano e sconosciuto. Opere come “Faro”, “Iconoclasta” o “Attimo (baleno rosso)”, evidenziano la profonda meditazione dell’artista sul valore simbolico dell’arte. Tra quello che chiaramente si vede e quello che la nostra mente immagina, la pittura di Bruno Bruno diventa sempre più intrigante. E allora ecco: il faro che ha perso la propria luce e la propria identità; il mulino in attesa della chiave che regola e vivifica i meccanismi del mondo. Dalla radice surrealista, nelle ultime opere l’artista si avvicina alla pittura informale e materica pur rimanendo legato al mondo figurativo. Soggetti come la mongolfiera, il gabbiano o il maggiolino, vivono non più in una realtà nitida e levigata ma in un mondo caotico e vibrante. Questa è la “verità altra” del trittico “Verso l’Ignoto”; questa è la condizione allo stesso tempo giocosa e angosciante, in cui c’è chi attende trepidante un viaggio senza meta.