FRANCO BULFARINI

Presentazione del critico Franco Bulfarini - "Il sorriso del colore nelle opere di Bruno Greco "

Oggi l’arte della pittura, da intendersi di profilo classico, ovvero nei filoni per così dire tradizionali, del paesaggio, figure, ritratti, nature morte ecc., ha, potremmo dire, espresso di tutto, ed in mille modalità estetiche. Quello che emerge tuttavia, come elemento di novità, per molti autori contemporanei, è a mio avviso, una tendenza sempre più evidente e conclamata a sviluppare le opere con una maggior enfasi cromatica. Se la pittura già da fine Ottocento ed inizio del secolo breve ha dovuto, di necessità, accettare di confrontarsi con il prodotto fotografico, visto come un temibile concorrente, oggi lo sviluppo impetuoso dei nuovi mezzi digitali di elaborazione dell’immagine, ha prodotto come conseguenza un confronto degli attuali artisti pittori, con il mondo dell’elaborazione grafica, probabilmente molto più insidioso della fotografia stessa. Tuttavia la tecnologia odierna ha parallelamente concesso agli artisti, pittori, di poter utilizzare colori ad olio di grande qualità, oltre ad altri mezzi c.d. sintetici, o acrilici, che possono consentire ad un valido pittore l’esprimere al meglio la sua personale visionarietà, per rendere il linguaggio cromatico di grande forza ed efficacia espressiva, ove la luce possa donarsi a noi con tutta la sua efficacia. L’artista che si confronta con il proprio tempo e che non si limita al rifare il già visto, sa riconoscere l’importanza di utilizzare le potenzialità anche tecniche dei nuovi mezzi a disposizione, per attualizzare un’espressività da legarsi all’oggi, che possa essere distintiva se non inedita. Bruno Greco da attento conoscitore della storia dell’arte e dei suoi sviluppi, oltre che delle tecniche del passato, che nel tempo ha ben approfondito anche nel confronto con altri maestri e nello studio delle opere storicizzate, si è potuto spingere in un percorso di ricerca definibile attuale, reso con vivacità espressiva, rivolto al nostro, ed anche suo modo odierno di sentire il colore, reso e giustapposto a noi fruitori, in modo ottimale. Il mondo che ci circonda non è solo quello della natura, ma per lo più quello che abita gli schermi televisivi, i P.C., gli Smart Phone, questo mondo “moderno” vive di colori splendenti, se non abbaglianti che escono da questi schermi di uso quotidiano, e il nostro artista si è messo alla ricerca di nuove possibilità di resa cromatica per dare forma e sostanza ad immagini oltre che personali intensamente sentite e partecipate a livello interiore. Potremmo parlare di colori psichici, che certamente definiscono un personalissimo “verbo estetico”, un linguaggio che si fa stile, rivolto al dispensare l’attualizzazione della pittura di genere. Bruno Greco, artista contemporaneo, se da un lato svolge tematiche di tradizione, dipinti che si legano a vario titolo, alla pittura ottocentesca e novecentesca, sposta tuttavia il baricentro del suo fare sullo sfavillio cromatico, sulla pulsazione e vibrazione dei colori, senza voler proporre un confronto sul piano simbolista, ma semplicemente sentendo ed esprimendo l’intima l’esigenza di attualizzare la proposta artistica all’oggi. La pittura di Bruno Greco è fatta di insuperabili vibrazioni cromatiche, studiate per essere perfette, per stordire i sensi, grazie ad un puntuale ed impeccabile gioco dei colori complementari, unitamente a tagli prospettici di precisione assoluta. Se si guardano in particolare i paesaggi realizzati ad acrilico su tela della serie " brown777 B.G. " non si riesce a staccarsene, si rimane calamitati. Non vi è la replica dell’elemento naturalistico, l’immagine si personalizza, è interiorizzata dall’animo dell’autore, per catturarci, attraverso colori unici e resi in modo meraviglioso, con sapienza compositiva, nella pienezza di una vivacissima esperienza luministica.


In queste opere tutto splende, tutto riluce, tutto è volto a catturare i sensi, al generare emozioni, per condurre allo stordimento sensoriale. Opere che vanno ammirate dal vivo per percepirne a pieno la valenza inusitata e comprendere al meglio fuori dagli schermi, il bello di una visione che proviene dal profondo che si rivolge al prossimo, come messaggio d’amore e di bellezza, una poetica della natura stucchevole e persuasiva. Nutre la pennellata il disegnato preparatorio, a cui l’artista non rinuncia, perché sente doveroso reggere il successivo costrutto pittorico, su una base forte e precisa, questo serve a fornire la traccia su cui studiare il seguito con la pittura dell’animo, intima e ricca al contempo. La capacità tecnica cui l’artista non rinuncia volendo raggiungere la perfezione estetica, non mira ad esprimere un risultato meramente formale, ma fortemente e decisamente emozionale, calamitante, che dia spazio al gioco cromatico, che lasci senza fiato, abbacinati i fruitori, ovvero i destinatari del suo impegno artistico. I paesaggi in particolare sono di una bellezza da stordimento. Ma se l’artista sa esprimersi in modo stupendo in ambito figurativo, come le opere riflettono fuori da ogni dubbio, anche nella resa della figura e del ritratto, con impianto classicheggiante, Bruno Greco non manca, da vero ricercatore quale è, di spostare di tanto in tanto il baricentro sull’arte astratta, una dimensione che non è minore delle altre, anzi le completa, reggendosi su una studiata ritmica geometrica, ove non manca il virtuosismo. Qui le forme ed i colori si compenetrano armoniosamente decretando un artista completo ed attuale. Le opere astratte vivono di una ricca materia, generano visioni originali ed appaganti e denotano la capacità creativa di questo maestro del colore, che crea il suo mondo visivo e sensoriale, volto alla bellezza non come punto di arrivo, ma come passionale esperienza di ricerca, di libertà espressiva, nell’intento di donare emozioni. Ammirato dal pubblico e dalla critica, con tantissime partecipazioni a mostre, fiere di settore ed eventi in tutto il mondo, come si evince dalla ricca biografia, Bruno Greco ha già declinato una carriera ricca di successi e tutt’oggi accreditato in piena crescita. Solo il vero artista ricercatore rimane nel viaggio dell’arte, rinuncia alla replica delle proprie opere, non cede alla tentazione del buon artigianato, al multiplo come esigenza commerciale. Bruno è un ricercatore e come tale ha concetti da esprimere ed emozioni da concedere, non è interessato alle repliche, ma sente l’esigenza di scavare terreni sempre nuovi e fertili di possibilità espressive. Il risultato di questo lavoro è che le opere sia a base mimetica che astratta declinano al fruitore un piacere visivo unico, opera per opera, tutte sorrette da equilibrio ed armonia. L’artista Bruno Greco sa cogliere a pieno i segreti della luce e del colore e parla ai nostri sensi come pochi sanno fare, lasciandoci ammirati di fronte alle sue pitture, mai annoiati, perché ogni opera suggerisce un passaggio di ricerca, in un fare sempre inedito. La sua pittura è in continua espansione, come proiettata verso nuovi stadi e stati evolutivi dell’animo, da esplorare ed esprimere. L’esito complessivo di questa ricerca ed indagine a livello personale è pura bellezza, basata su un potente equilibro tonale, vitalità espressiva ed emozionale. Questa è l’arte di Bruno Greco, un pittore che con il colore illumina il nostro tempo, generando magia con il sorriso del colore.


 


Ravarino, 21/07/2018


Relazione critica di Franco Bulfarini