Prof. Valerio Pilon
... Bruno Pessani cerca le sue poesie figurative nell'ambito della natura morta e del paesaggio. Anzichè sciogliersi, disfarsi in vaghe atmosfere, la sua emozione tende a condensare, a scandire l'apparenza delle cose.
La fermezza nel disegno, il risalto chiaroscurale, l'accentuazione cromatica conferiscono ai suoi quadri una marcata evidenza, senza spostarne il sicuro equilibrio formale. Questa di Pessani è pittura godibile da vicino e da lontano. Nelle nature morte gli oggetti, di solito numerosi, riempiono il campo visivo. Bottiglie, vasi, barattoli, cuccume, imbuti, mele e pere, sentiti come solidi geometrici, stanno vicini in serrata costruzione, col piano di fondo frammentato a quinte, C'è concretezza, ma non nel versante della rappresentazione veristica. Non si tratta di copia, bensì di ricostruzione delle forme. Queste nature morte possiedono la nitidezza e la sintesi delle tarsie. Le note schiette di colore sulla tastiera dei bianchi e dei grigi, dentro il risalto di ombre proprie e portate conducono stranamente la rappresentazione ad una sorta di accadimento misterioso. Niente intellettualismi comunque, l'aspetto metafisico rimane ancora intriso di caldo sentimento romantico. Sentimento e tecnica non cambiano nei paesaggi dove i manufatti architettonici urgono in primo piano.
Più soffici e atmosferiche risultano le vedute di campagna, la cui tessitura pittorica si fa più sgranata. Le zone ampie di cielo, di campi e colline dilatano il respiro del quadro. La semplicità e la forza dei sentimenti e della ispirazione dell'uomo Pessani corrispondono perfettamente alla chiarezza e al vigore della sua pittura...