Elisa Bergamino Giornalista, Critico d'Arte
Giugno 2016
Nel mondo di Carla Bertoli non si può entrare disattenti e di fretta, con la mente concentrata in altri pensieri. La sua arte è un luogo di culto dove si accede in silenzio, senza premura e inclini ad ascoltare.
In ogni viso rappresentato c’è la società contemporanea, il nostro tempo amalgamato di passato e affacciato al futuro. Dunque passato, presente e futuro si fondono e poesia ed utopia conducono il pubblico ad esplorare un universo per molti sconosciuto, un universo capace di conquistare anche l'osservatore più severo.
Le opere di Carla Bertoli sono frutto di un lungo processo di analisi tesa ad esternare i significati di una realtà che ha nei volti rappresentati, nella luce e nel colore la sua chiave di lettura. In esse l’artista ha racchiuso e racchiude tutto il suo mondo, una profonda lirica fatta di intimismo e di consapevolezza.
I soggetti che l’Artista sceglie di dipingere devono essere in qualche modo un suo alter-ego. Ritratti che rappresentano principalmente donne, figure del suo tempo, spesso colte da un'angolazione realista. Sono volti dai tratti energici, autorevoli o malinconici. Tratti che descrivono forti personalità, desiderio di affermazione, spirito di iniziativa, coraggio. O ancora… Personalità apparentemente impenetrabili, fini, sensibili, sensuali. Ritratti, quindi, che respirano la stessa aria di colei che li ritrae. E' quindi facilmente intuibile come la realizzazione delle composizioni costituisca per l'artista stessa una sorta di viaggio introspettivo.
In molti hanno già parlato con dovizia di particolari dell'arte e della tecnica pittorica di Carla Bertoli, è quindi necessario fermarci sulle intuizioni e sulla concettualità contenuta nelle sue opere.
Volti che fissano il vuoto astrattamente, il pensiero è tutto interiore. L’arte della Bertoli parte sempre dalla constatazione della realtà, restituendocene la meraviglia e il magone in un incessante diario per immagini che diviene un memento della nostra condizione di umani e di moderni. Si tratta di composizioni realizzate con struggente passione, volte a rendere visibili l'emozione e la ragione con la quale ella dipinge.
Per la Bertoli creare è un’esigenza, non è un “tempo” puramente decorativo, ma si traduce nel constatare che il suo pensiero non può affidarsi unicamente alle immagini. Nasce quindi l'intuizione che scandaglia l'inconscio collettivo, producendo un linguaggio estetico a somiglianza speculare dell'originario poetico che è in noi e che consente di porci di fronte all'opera d'arte allo scopo di sensibilizzare e commuovere il fruitore alla scoperta del concetto dell'opera e del contenuto poetico che riesce ad emozionarlo.
Elisa Bergamino