Prof. Alfredo Pompilio
L’ARCHETIPO VITALE NELL’ARTE DI CARMEN MANCO
Difronte alle opere di Carmen Manco siamo colpiti dalla forza plastica che fa subito pensare a Michelangelo scultore. Le figure conquistano lo spazio come dall’interno di un blocco di materia e guadagnano la visibilità e l’esistenza. Per Carmen, l’arte è lotta verso l’esistente,abbattimento del nulla che tenta fortemente di trattenere la vita e di vanificarla. La forma vince lo sfaldamento ma nel contempo è trattenuta, a volte aggredita. Riconosciamo sempre la figura, soprattutto quella femminile,con le sue forme piene di fascino quasi a mostrare la capacità di attrarre e di generare. La donna è come la terra e la terra è madre,ma anche legame indispensabile,modello generatore,archetipo vitale.
Il colore dell’Artista è materia,non simulazione. Non c’è storia o narrazione, ma riflessione che si fa dipinto.
La forma e il colore sembrano voler provocare un rinvio al creato, al cosmo che è bellezza divina e, in quanto tale, motore del bene.
Un disegno sicuro descrive i dipinti che anche un fruitore distratto non può non notare. L’opera quindi comunica con forza l’assoluta novità della vita.