Carla d’Aquino Mineo
OLTRE L'INCANTO DEL REALE NEI DIPINTI DELL’ARTISTA CARMEN SALIS
Sentimento plastico, precisione prospettica e
purezza di colore in una soffusa luminosità si
assommano nella pittura dell'artista Carmen
Salis, rivisitando il passato storico di maestri
del Quattrocento italiano come Piero della
Francesca nell'osservazione minuziosa del
reale che diviene nel racconto figurativo
immaginazione fiabesca. Splendida pittura
nutrita di un’ ampia ed originale cultura
figurativa di evocazione quattrocentesca
intrisa di simbologie nelle allusioni della vita,
dove emerge un poderoso senso volumetrico
ed una saldezza architettonica nel paesaggio,
tra complesse composizioni di più figure in
azione come cavalieri erranti, danzanti ed eroi
del passato. In tal modo, i dipinti dal fascino
antico di Carmen Salis esaltano nei volumi
idealizzati e nel segno incisivo, tra ampie e
calme partiture compositive un dinamismo di
immagini che oniricamente si stagliano in uno
spazio metafisico e non naturalistico, sospeso
nel tempo, mentre affiorano sogni archetipi in
una narrazione esistenziale, dove allegorie,
personaggi della memoria e antichi borghi
medioevali, suscitano un mistero metafisico
nell'incanto di romantiche lune rosse che
accompagnano poeticamente intrepidi cavalli
in un ideale viaggio fantastico. Ecco che
allora, tra poesia ed enigma, fantasia e
razionalità il racconto di figurazione
dell'artista Carmen Salis è espresso in
preziose opere d'arte patinate d'antico con
raffinati tonalismi, tra i rosati smorzati e gli
azzurri polverosi, come se fossero affreschi
murali del Quattrocento toscano, rivisitati con
una modalità moderna in un'atmosfera
metafisica del Carrà e ricondotti ad un
sentimento contemporaneo. La sua narrazione
pittorica, quindi, interpreta la riflessione
esistenziale, mediante un lirismo autentico e
personale, tra aspetti psicologici che
appartengono alla sensibilità dell'autrice
svelando echi interiori nel riverbero
dell'inconscio collettivo. Sogni di una realtà
trasognata nell’abbandono al meraviglioso
caratterizza la sua tematica, che pone nel tema
esistenziale la figura umana, tra
contraddizioni ed ambiguità in un racconto
figurativo con preziosismi medioevali
nell’armoniosa coniugazione, tra razionalità e
sentimento delle cose per vivere un’unità
concettuale in un’ ambientazione fantasiosa,
mentre approda a spazi surreali. I suggestivi
dipinti sono rivestiti di terso colore, tra gli
ocra dorati ed i rossi fiammeggianti in
musicali intervalli di spazio che assumono
una profondità ideale, in cui il tempo
trascende la realtà, dove le figure
primeggiano, mediante calmi atteggiamenti,
rendendo enigmatici i soggetti rappresentativi
avvolti in un magico alone di mistero. Ecco
perché, le immagini appaiono nell'unità
compositiva e nella continuità di un racconto
neo-gotico con un lirico ritmo visuale, tra
simmetrie, tra scena e scena nel viaggio di
mitici cavalieri, determinando una dinamica
vitalità e seguendo la linea ideale di eleganza
e di accentuata intellettualità, propria di una
pittura del Quattrocento fiorentino. Così,
l'incisività del disegno unita ad una costante
ricerca cromatica, tra valori soffusi e trapassi
di luce nel risalto plastico dei soggetti
rappresentati, distingue nel panorama artistico
italiano la straordinaria pittura dell’artista
Carmen Salis, dove le visioni illuminate dalla
dimensione pittorica nella poetica
dell’immaginario, seguono l'antica regola
medioevale di "spazio-colore-luce" che
sublima l'arte nella spiritualità in una
atmosfera delicata e trasparente, in cui le
forme linearmente disegnate nella purezza
delle cromie ci trasportano in raffigurazioni
favolose di utopica bellezza ed in un
meraviglioso mondo di sentimenti