Mauro Fantinato
La coppia Di Pietro- Cecconi approccia le molteplici tematiche con una immediata e chiara dislocazione degli elementi figurativi. Diretti al nucleo tematico stendono una narrazione che pur sempre inerente al fatto, anche a mezzo di metaforici nessi, rinvia ad una sovra-dimensione sospesa ed indefinibile, terribile o esaltante.
Essa sembra provenire più dall’intimo personale che dalla vicenda dei fatti. Una vigorosa grafia delimita gli spazi, contorna i personaggi, li definisce, ne evidenzia i valori plastici e muscolari, mentre il fronte cromatico, leggero o matericamente impastato a seconda del caso, quella stessa grafia la assimila in successioni tonali dinamiche e tese. E l’Opera, così maturata, riferisce dell’essere intimo degli autori: ciò a cui preme su tutto alle loro mani-anime.
-Opere per Marcinelle 262-