Arch. Claudia Pellegrini

Claudia Pellegrini nasce in Ancona nel 1970. Si laurea in Architettura presso l'Università degli Studi di Firenze, ottenendo la lode con una tesi che riceve la Dignità di Pubblicazione.
A dispetto di una formazione prevalentemente scientifica, il disegno e la poesia sono per lei due grandi passioni, alimentate da una brillante fantasia e da evidenti doti artisitche.
Fin da giovanissima, spinta da un irresistibile impulso creativo, disegna e compone versi costantemente e con mezzi occasionali.

Col tempo, i limiti materici della carta, insieme al forte desiderio di esplorare e toccare con mano la terza dimensione dei suoi disegni, la portano a cimentarsi nella modellazione dell'argilla.
Fin dalla sua prima opera di terracotta, "Donna Somala" (1994), anche la scultura si rivela un canale espressivo a lei altrettanto congeniale, a riprova del suo talento neturale e di una indiscussa manualità.

Dopo qualche anno, comincia ad appassionarsi alla pittura.
"Armonia", il suo primo dipinto, un olio su tela eseguito nel 1998 a Firenze, nello stesso anno viene esposto alla "V Mostra Concorso di Pittura" di Ponte agli Stolli (FI).
In tale sede, pur non essendo in gara (perchè non in vendita), il dipinto riscuote molti consensi, al punto che la Giuria Popolare assegna il secondo premio alla pittrice, alla quale viene anche commissionata una copia del quadro.
Poco dopo, Claudia, esibendo tele e sculture, partecipa alle collettive locali "XVI Esposizione di Bonda Arte" (1999) in Ancona, e "Arte sotto le Stelle" (2000) a Numana di Ancona.
Dopo anni di intensa professione nell'architettura e nel design, Claudia riscopre con rinnovato entusiasmo le sue due più grandi passioni: la poesia e la pittura.

Nel 2010 viene pubblicata la sua prima raccolta di poesie scritte nell'arco degli anni (illustrata con i suoi dipinti) dal titolo: "La Danzatrice Bendata... a bordo di uno strampalato Idro-Volante". Si tratta di un profondo e denso viaggio introspettivo che, attraverso il raggiungimento della consapevolezza di sé, porta a vedere l'altro com'è realmente.

Finalmente, con altrettanto grande coinvolgimento, Claudia riprende in mano i pennelli, relaizzando dipinti che toccano con immediatezza le corde interne dell'armonia dell'osservatore.
La maggiore profondità e maturità tecnica ed espressiva, sono il frutto del suo progresso professionale e spirituale. Ottiene così molti consensi da parte del pubblico.

I soggetti rappresentati nelle sue tele, sono il risultato di una armoniosa fusione tra la rappresentazione della figura reale ed una personalissima interpretazione visionaria della stessa.
L'inconfndibile stile Cartiglio (così definito dalla pittrice in riferimento ai cartigli egizi), caratterizza le sue composizioni floreali di "Natura Viva", in cui, cioè, la fluida vegetazione sembra muoversi in modo sinuoso sorretta dal nulla.

I soggetti femminili (anch'essi una fusione tra la realtà e la fantasia) catturano l'attenzione per lo sguardo o per l'evocazione dell'immaginario di tutto ciò che non è visibile.

L'originalità della sua arte figurativa e letteraria consiste nella singolarità con cui lei esprime con naturalezza il suo personalissimo mondo interiore che, come tale, non si cura delle mode del momento.
Si tratta di un'arte fuori dal tempo, dato che l'unico obiettivo perseguito da Claudia in tutte le sue opere, è raggiungere ed esprimere l'armonia, risultato di un'assidua ed instancabile ricerca, da sempre alimentata da un viscerale amore per la natura. Per tale ragione, le sue produzioni artistiche, totalmente sganciate dal tempo, incontrano i gusti degli oservatori più disparati, indipendentemente dal loro retaggio culturale.