"Il segno distintivo di Claudio Cullino "recita" una pittura scevra di protagonismi mentali onde privilegiare preferistici procedimenti fattuali avvalentisi di una memoriale trasduzione espressiva, esplicitata in chiave di esaustive atmosfere;
la conduzione a struttura semplice e l'assenza di rumorismi timbrici è avallata da un linguaggio formulato secondo "lettura" paesaggistica, matericamente "costruens" e senza frange di indeterminatezza - vedansi le aggettanti presenze di tela juta - in osservanza degli statuiti crismi: simbiotiche commistioni di FORMA - SPAZIO - TONO - MATERIA - LUCE.
Il nostro, situato a randa dalla camaleontizzazione del vero visivo, ama inseminare un travisamento monocromotico in virtù di una operazione estetica indicativa di quel disvelamento introspettivo che tipicizza il suo "fare pittura"."

Rivoli, febbraio 2007