Luciano Giuseppe Volino
Avvicinarsi alle opere di Claudio Fiori, vuole dire entrare nel contesto d’una cultura del tutto particolare che nell’India, Stato dell’Asia Meridionale, ha origine e vita,
Una filosofia di vita, a nostro avviso che l’autore incarna, pregevolmente nei suoi lavori, dove siamo testimoni di immagini profonde e significative, immagini che collimano proprio con la realtà d’una terra dove l’agricoltura è un fattore determinante, mentre le piogge ed i monsoni, alternano, umidità ed afa opprimente.
Dal che se ne deduce la varietà di scelte pittoresche che Claudio Fiori, emozionalmente ritrae, nella consapevolezza d’un dipingere attento e misurato, di attimi rubati al pensiero e vivificati da uno spirito impressionabile e sensibile.
“paesaggio indiano”, “la pesca”, “ritorno a casa”, sono titoli di alcune tele, che unitamente ad altre, si condensano nella veridicità d’un tracciato compositivo semplice ed umano, un tracciato che alternandosi tra l’azzurro ed il giallo, quando non evince un volto di donna, sembra purificarsi nell’amore d’un animo sereno, ben lieto di quantificarsi nell’amore d’un animo sereno, ben lieto di quantificare la propria passione artistica, nell’esperienza d’una esistenza, a contatto, quotidianamente, con uno dei livelli, di vita più bassi del mondo.
Se poi si volesse sottolineare lo stile delle sue opere, diremo com’esse appartengono al filone figurativo, evidenziando, altresi, la caratterialità d’una presenza attiva, ben felice di cantarne la sacralità di momentied attimi rubati alla meditazione, in visioni di stupefacente sensitività pittorica,
Non quindi retorica per diletto, ma concretezza di idee che Claudio Fiori stigmatizza ed attua nella versatilità d’una pittura, ora lieta ed ora triste ma sempre comprensibile.
Novembre 2008 Luciano Giuseppe Volino