Elena Gollini

È un’arte pittorica generosa e di consistente valenza sostanziale quella di Claudio Guadagna, ricca di significati subliminali intensi ed emblemi della fantasia creativa, tanto appassionata nell’ideazione progettuale quanto controllata e attenta nell’esecuzione formale. Una pittura, che unisce saldamente la conoscenza strumentale con il misticismo della lavorazione della materia, frutto di un’ispirazione caratterizzata da straripante energia, capace di conquistare l’osservatore fin dal primo impatto. Un’arte posta in una magica atmosfera di sospensione tra reale e irreale, che si canalizza nel variegato e sfaccettato comparto dell’informalismo, ravvisando però degli elementi peculiari caratterizzanti e delle componenti distintive di esclusività e ponendosi in chiave innovativa e personalizzata. La sua pittura si rivolge e parla al futuro, avvalendosi di una soggettiva interpretazione figurativa e cromatica, che scava, scandaglia, analizza e indaga l’uomo e il mondo circostante, l’evoluzione umana e il mistero dell’Essere e dell’Esistere.

Nell’espressione d’impronta avvenirista di Guadagna si individua “l’embrione genetico” di una nuova visione da condividere con lo spettatore, la Genesi di una proiezione esistenziale ancora da svelare e da comprendere appieno. Nelle opere è contenuta una sorta di “forza direzionale centripeta” che si connette e si rapporta con la dimensione universale cosmica, interiore ed esteriore. L’artista riflette su quel concetto di “futuribile” che raffigura tramite le suggestioni pittoriche immaginifiche. La tecnica adottata nella stesura delle cromie lo rende libero di potersi esprimere attraverso uno stile composto da interazioni e combinazioni di sfumature tonali di elevato impatto visivo ed emozionale.

Le tele stimolano un approccio verso una formula di visionarietà cosmica, dove è possibile tracciare percorsi energetici virtuali attraversati da umanità, passioni, sferzate di energia vigorosa sempre tendenti all’equilibrio compositivo d’insieme. Nelle immagini viene segnalato un simbolico momento preciso dell’evoluzione della mente e dell’anima, che si allineano in armonioso connubio e guidano la mano nell’atto del dipingere. Le soluzioni ottenute, permeate e avvolte dal pathos immaginifico offrono percezioni sensoriali, che permettono di innescare non soltanto un’interazione attiva con il mondo, ma con l’intero cosmo del quale ogni lavoro portato a conclusione si rende portavoce simbolico, nella rivelazione di aspetti ancora inespressi e celati.

Per lui l’arte è come un simbolico incontro, che mette di fronte chi crea e chi osserva, ascolta, fruisce e li stimola a comunicare. È come un dialogo interattivo costante, sempre nuovo e stimolante. Non si può entrare due volte nello stesso fiume, diceva Eraclito, a indicare che il fiume e i suoi argini in apparenza erano sempre uguali a se stessi, ma l’acqua scorreva e dunque cambiavano e mutavano di secondo in secondo, di attimo in attimo, di istante in istante, per il principio del “panta rei”. Lo stesso vale dinanzi alle creazioni di Guadagna, poiché le sensazioni trasmesse cambiano e mutano volta per volta, a seconda dello stato d’animo con cui ci poniamo ad osservarle. Così possiamo stupirci, commuoverci, riflettere, ricordare e aggiungere nuove percezioni a questa coinvolgente conversazione virtuale, sempre diversa e sorprendente, instaurata con lo spettatore.


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