Savatore Bassotto

[…] Entriamo nell’eremo concettuale delle paure, dell’ancestrale divenire, l’ignoto, l’inconscio esasperato, l’identità che proietta se stessa verso l’estremo.

E’ l’origine dell’animo umano, un viaggio a ritroso nel tempo, concetti di valore espressivo enorme, di significato antropomorfico.

E’ la magia del tempo, l’inizio dell’era, l’uomo che proietta se stesso all’orizzonte, cercando bagliori di luce.

La cromatografia ha una impalcatura armonizzante, un aspetto peculiare che concretizza significato ed espressione.


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