Raffaello Bertoli
Pochissimi ormai si dedicano all'arte sacra sebbene il divino abbia sempre ispirato gli artisti con moltissimi capolavori.
Sono talmente lievi le atmosfere, nella pittura di Concetta Maria Cormio che lì per lì inducono a credere di trovarsi di fronte a qualcosa di semplice, naif, ma basta continuare a guardare le sue tele armoniose per capire che siamo piuttosto in presenza di una chiarità solare, cioè un'arte profana che si proietta nel sacro dell'uomo e della natura.
La Cormio scrive versi, dipinge e accetta la vita come dono splendido, anche se talvolta il dono è un faticoso fardello.
La limpidezza dei suoi paesaggi è essenziale e l'artista continua il suo percorso senza travalicare la realtà.
Non si è nuovi tentando le assurdità, l'astrazione, l'informale, il caos.
Si è nuovi e veri, guardando la realtà d'oggi con pensieri attuali e soprattutto con l'eterna attualità dell'amore.
I valori fondamentali di cui l'uomo d'oggi è stato defraudato artatamente sono indispensabili al vivere civile del popolo e del singolo.
Basta guardarsi attorno….
E Concetta Maria Cormio intende seguitare a indicarli con magistrale semplicità.