Articolo su U-Magazine UNIVR
"Certo, se devo portare una delibera in consiglio d'amministrazione non la faccio a rime baciate o ci faccio un sonetto, però vedere oltre il comma o il numero rappresenta senza dubbio un plus". Lo afferma Claudio Dal Pozzo, vicedirigente della direzione Economato, che nasconde una passione insospettabile. Nel tempo libero, infatti, ama creare opere d'arte nelle forme più disparate: da quadri in acrilico, a gemelli da camicia, da oggetti d'arredo a piccoli presepi minimalisti.
Si può creare un presepe partendo da un coperchio di latta? E un quadro usando come tela un vinile? Claudio ne è convinto. Questa sua creatività che ama esprimersi in forme così varie è sempre stata parte del suo carattere, a partire da quando si dilettava con piccole poesie già all'età di dodici anni. "La dimensione artistica c'è sempre stata dentro di me, ma è stata a lungo sopita. Ho sempre pensato, da una parte, che dovevo dedicarmi agli ambiti più importanti come famiglia e lavoro, dall'altra che qui siamo in accademia, quindi temevo anche un po' il giudizio degli esperti". Poi, raggiunti i suoi obiettivi professionali, ha deciso di lasciare spazio a questa sua passione, senza curarsi delle possibili critiche perché l'esigenza di esprimersi attraverso l'arte era diventata più importante. Il tutto con molta umiltà, perché in fondo "la mia arte può piacere o non piacere". Con un pizzico di ironia e molta voglia di non prendersi troppo sul serio, Claudio crea quadri in acrilico, anche con materiali diversi come sabbia, vino e caffè, parti di specchi, schiuma di poliuretano espanso e stucco ma anche poesie brevi e concentrate come un haiku o più lunghe e riflessive; inoltre sta scrivendo una sua biografia che comprenderà il periodo degli Anni di Piombo e ha recitato per vent'anni a teatro "e non escludo un ritorno, come diceva Califano".
Il suo lavoro e questa passione sembrano due ambiti che non hanno punti di contatto, uno molto pragmatico e l'altro artistico, ma è solo un'impressione. "Ho seguito diversi eventi di formazione e, spesso, in quelli più di ruolo che di addestramento professionale, ho visto che viene suggerito il fatto di avere anche delle competenze trasversali. Sono convinto che avere un po' di creatività mi aiuta anche nel lavoro".
Nell'attesa che si organizzi una sua mostra personale "magari anche in una Proloco o in una canonica", come dice scherzando, chi lo desidera può vedere le sue opere nel sito che egli stesso ha creato.
Sara Mauroner - Anna Girardi, U-Magazine UNIVR - 1.4.2015