Ferruccio Capra Quarelli

Due, a nostro avviso, le linee di interesse che demarcano la cifra valutativa di questa originale artista valsusina: il  "fattore colore" e i materiali  utilizzati. La maggior parte delle  sue tele è caratterizzata da luminosi contrasti fra il nero e il rosso, con un bianco accecante come sfondo, o tenui grigi appena accennati.
In molte sue opere, sciabolate sanguigne demarcano la tela, sia verticalmente che orizzontalmente, così come  - in alcuni casi -  queste si organizzano in linee spezzate o diagonali, con muscolose spatolature grondanti tinta piena.
Quali le motivazioni di questi contrasti e perché un così risicato utilizzo di cromìe, limitando al massimo le potenzialità che più colori possono insieme offrire? Ancora ..  Daniela Baldo rafforza le  poche tinte (olio o acrilici) volutamente a sua disposizione, con materie organiche come legno, sabbie, catrame e materiali da lei combusti nel suo laboratorio.
Inoltre, spinta da uno spirito di autentica indagatrice della materia, con grande originalità la nostra usa da tempo … il fumo (sapendolo dosare in maniera eccelsa) per creare soggetti, figure umane dalle precise descrizioni muscolari, contorni di visi, seni femminili, masse scure di vaporosa materia, in grado di definire e organizzare perfettamente gli spazi a disposizione. Il risultato delle sue produzioni informali è perciò di grande impatto visivo, portando inevitabilmente il fruitore a farsi delle domande. Quale il collegamento fra i titoli, il suo discorso trasposto sulle tele, i mezzi e gli stili utilizzati?
Daniela Baldo è artista ormai matura; dipinge da sempre e lontani sono ormai gli approcci accademici, formali e riproduttivi della realtà. La sua mancata scontatezza discorsiva e i materiali utilizzati ci portano perciò a considerare quanto questa artista sia veramente figlia del suo tempo, un tempo caratterizzato da incertezze, indecifrabilità di contenuto, anonimato, massificazione consumistica. Fortissimo, ancora, il portato delle sue geniali figure di fumo, indicanti il dramma di un mondo inquinato, spesso senza colori, con figure grigie e anonime. Magnetizzante è poi a volte il volutamente NON espresso dell'artista: dove e perché si fermi una linea rossa o come si inserisca in un lavoro una frastagliata macchia di colore rosso …
Il critico Franchino Falsetti, scrivendo di lei, giudica la Baldo 'intelligente indagatrice di ciò che rappresenta il "vedere" psicologicamente le immagini.
Quanto sopra citato è responsabilizzante per il fruitore d'arte, perché i propri giudizi critici e soggettivi saranno parte centrale nella valutazione dell'opera.  Il catrame, la sabbia .. cosa sarebbero, se non utili esercizi di declinazione materica in perfetta simbiosi per un'educazione ermeneutica? La sabbia non si dipinge: la sabbia ... c'è. Il catrame che sporca una tela non rappresenta un volto, la grazia di una mano ben disegnata, ma ci crea una situazione di stasi emozionale, portando il nostro essere ontologico a porci delle domande ..
Ai tempi dell'università, un professore ci disse in aula che non sono le risposte ad essere intelligenti, ma tante domande possono invece esserlo. Le provocazioni materiche e intellettuali di Daniela Baldo, con i suoi interrogativi, non possono quindi che aiutarci a crescere, a trovare forse risposte in un mondo non più in grado di dare spiegazioni e - men che meno - indicazioni utili di sopravvivenza spirituale ...