Pasquale Di Matteo
Il Sacro Amore di Daniela Bussolino
Il Sacro Amore è un’opera di Daniela Bussolino in cui la poetica è l’espressione che emerge e che più colpisce.
Il Sacro Amore, shabby chalk nero, pomice spatolato, smalto e acrilico su tela ovale 40×50 2021
Un abbraccio materno, dove il braccio della madre è piegato in posizione innaturale, fino a diventare un cerchio quasi perfetto che racchiude un bambino. Segno di affetto e di voglia di protezione, non solo per il figlioletto, ma per il futuro dell’umanità.
I bambini, infatti, sono gli adulti di domani e sta a noi vigilare sulla loro incolumità, vegliare sul loro sviluppo come persone.
Gli stessi figli non sono di proprietà dei genitori, ma a questi ultimi vengono concessi in prestito dal futuro perché li guidino al meglio. Come oggetti preziosi da custodire.
La donna ha gli occhi chiusi, colta nell’estasi dell’amore di madre, della capacità di godere della presenza del bambino tra le braccia. Ma gli occhi hanno un taglio orientale che sembra discostarsi dai tratti del bambino.
Manifestazione di un amore universale, privo di pregiudizi e stereotipi.
I sentimenti, infatti, sono umani, a prescindere dal colore della pelle, dalla etnia e dalla cultura di appartenenza, e Daniela Bussolino afferma in maniera prepotente tale concetto in Il Sacro Amore.
Proprio l’amore è capace, più di ogni altro sentimento, di abbattere le barriere che troppe volte ci dividono.
Una società multietnica non è la migliore delle società possibili, né la peggiore. Semplicemente, è la società della normalità. Siamo esseri umani, bianchi o neri, con gli occhi a mandorla oppure europei. E l’amore è l’alfabeto universale con cui comunicare anche se i linguaggi verbali e scritti sono diversi.
L’amore è telepatia dell’anima.
Proprio come due innamorati sono capaci di comprendersi attraverso il tatto, i gesti e gli sguardi, anche se di Paesi con lingue differenti, le madri instaurano relazioni empatiche con i bambini.
E Daniela Bussolino ci suggerisce che tutti gli esseri umani sono in grado di comunicare con lo stesso codice degli innamorati e delle madri con i bambini. Tutti possiamo comunicare con l’amore.
In un periodo in cui tornano di moda livelli di discriminazione, cattiveria e livore che credevamo ormai vincolati sui libri di storia, il messaggio di Daniela Bussolino è al tempo stesso tenero, nella sua ammaliante espressione creativa, e prepotente negli intenti. Come il rimprovero di un genitore o di un insegnante nel momento in cui c’è da riprendere i ragazzi che deviano da un comportamento civile.
Il Sacro Amore è un’opera di forte impatto, dove il classicismo della scena è reso suggestivo dalla scelta moderna dei soggetti, ma in cui il concetto le consente di veicolare un messaggio che non è mai abbastanza ripetere: i veri esseri umani si distinguono in virtù della capacità di provare sentimenti.
Daniela Bussolino ci dice di restare umani e di preservare il futuro dei bambini.