Carla Rugger

Un progetto a monte, una chiarità d'intenti nell'evolversi di una cromia che contraddistingue e che conduce a un affrancamento dello spirito affinché questi, possa elevarsi a vette impensabili nella comunicazione, un linguaggio mediatico del colore e dei segni che appartengono alla memoria del tempo>. Ricerca espressionistica dell'Autore di una forma di linguaggio ai primordi, un ri-disegnare la mappa verbale che ci accomuna, un preciso intento di scandagliare nel magma inquieto della mente, e là, in questa mobile fucina elevare il suono verbale a una condizione mistica. il ritmo è incessante-;-fluisce, si amalgama all'essenza dell'essere - parola e gesto, visione che lancia segnali. Sono qui, afferma l'Autore, in questo spazio temporale, e di tutto mi nutro a crearmi una nuova identità - ancestrale nostalgia che apre spiragli inconsueti della mente nell'intrico forte di tinte, in un seguire di ritmi e percorsi adolescenziali nel gravitare simbolico di segni e suoni nel ventre molle della vita. A formare, creare un'identità scevra di illusioni e ipocrisie. In questo re~incarnarsi del suono primario, del segno guidato dalla mente, si evidenzia una continuità, un legame che si spande da una circolarità di e1ementi,ed è sempre il colore- materiale plasmabile, bellicoso a determinare la funzione che indichi un cammino- verso? La domanda è ardua, il percorso altrettanto. L'Autore, incessantemente ricerca il suo vissuto ancestrale o lo costruisce, muove i passi O approcci per una forma di linguaggio comunicante con 1'altro ardua, l'impresa seducente l'avvio. Il tramite -la forte e decisa propensione coloristica unita al segno marcato sulla rotta del tempo; tale esplorazione conduce l'Autore a una sorta di purificazione, a riferimenti profondi verso altre mete, altri concetti pittorici cui il senso metafisico della proposta non è rivelato appieno ma appare come sospeso in una zona linbica quasi inaccessibile. Sempre esiste lo sciogliersi dell'enigma primario. Basta saper attendere. Da queste minute e forti apparizioni nell'inquieto dramma dell'esistere dipartono segnali, ora tenui, ora decisi. Ed è la volontà dell'Autore a voler far emergere a piacimento i segnali d'una ri~scoperta o d'un ri~ nascere. Carla Rugger Associazione internazionale Des Critiques Linéraires Paris Alghero e-mail [email protected]
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