Elena Gollini

L'arte per Danilo Curcelli si traduce in una esperienza intima, determinata dalla volontà di registrare senza filtri le rievocazioni della natura con un intento realistico, scevro da un semplice intento copiativo e descrittivo fine a se stesso ma finalizzato a restituire l'emozione più autentica e suggestiva della visione.La tela del pittore si trasforma in un virtuale foglio bianco, nel quale puntare le proprie impressioni e percezioni, dinnanzi allo spettacolo variegato e multiforme offerto dalla natura.Curcelli è il narratore di una storia composta da paesaggi e vedute incantevoli, recuperati dalla memoria del ricordo e del vissuto esistenziale.Egli non stravolge mai il dato reale ,ma lo sottopone a una sorta di sublimazione per lasciare affiorare sulla superficie pittorica insita nell'immagine rievocata.La brillantezza e la vivacità cromatica, insieme alla nitidezza e linearità del disegno concorrono a conferire plasticità alle figurazioni, evidenziate dall'uso particolare della luce e degli effetti chiaroscurali che oltre a dare rilievo e spessore alle forme, assumono una funzione simbolica.La dimensione reale si ravviva e si anima in una fantasia di colori e combinazioni tonali, in cui l'artista introduce direttamente gli stimoli sensoriali e i sentimenti che prova davanti a essa.Il colore acquista un ruolo fondamentale nella composizione narrativa e nella costruzione scenica.Esso viene concepito come mezzo e strumento per convogliare e veicolare il messaggio trasmesso dalla rappresentazione proposta e l'atteggiamento dell'artista nei confronti di essa.IL colore accentra e vivifica il sentimento dominante  dell'opera d'arte ed è sorretto e supportato da un disegno accurato e dovizioso che esalta e valorizza il dettaglio.Nel procedimento elaborativo il disegno appare come uno strumento utile ,funzionale ed efficace per Curcelli, rispondendo all'esigenza mimetica di rendere immediatamente riconoscibile la realtà dipinta. Il segno descrive ed enfatizza con estrema e certosina meticolosità le coreografie narrative protagoniste del quadro e si sofferma su ogni minimo dettaglio percepito dall'occhio umano.Nel contempo il disegno la creazione di una formula ideale di bellezza.Per Curcelli l'opera d'arte non è mai il risultato di un intenzione emulativa della realtà fredda e distaccata, ma costituisce una visione rivisitata e partecipe della molteplicità delle sue espressioni.Egli non si limita ad osservare ma interpreta consapevolmente ciò che lo circonda ,utilizzando in modo spontaneo gli strumenti della creatività.La passione per l'arte si accompagna ad una analisi oggettiva del dato reale, che viene poi superata nel momento della creazione.Sviluppa una sequenza di coreografie per certi versi avvicinabili alla resa scenica degli scatti prodotti dall'obiettivo fotografico. L'immagine pittorica conserva però una temporalità diversa e prolungata rispetto allo scatto fotografico, poichè  la sua pittura fa propria la dura effimera di un fenomeno per prolungarlo e perpetrarlo in eterno, oltre il tempo e fuori dal tempo, come se fosse immerso in una dimensione magica fiabesca e incantata.Per lui la pittura e le altre forme di  espressione della creatività umana rappresentano simbolicamente dei "luoghi ideali" in cui poter essere liberi, in cui lo spirito si ricongiunge con l'armonia del creato e dell'universo, abbandonando le censure e le costrizioni imposte dalle "gabbie sociali" nelle quali si rinchiudono spesso i nostri sogni .Le opere si fondono in una composizione raffinata, ricercata essenziale nella composizione, in cui le raffigurazioni hanno la funzione di dare voce allo 'stato d'animo dell'autore impresso nel dipinto.Le immagini sono inserite dentro uno scenario silenzioso, quieto quasi irreale, dove la presenza dell'uomo, seppur non concretamente visibile e manifesta, è comunque sottesa e il suo già avvenuto o prossimo passaggio risulta percettibile.Il tempo sembra non esistere e tutto viene sospeso e fissato dentro una realtà verosimile, avvolta da un'atmosfera rarefatta. Curcelli ritiene che la vera potenzialità dell'arte sia quella di trovare nella bellezza la contemporaneità, all'insegna della fedeltà alla propria epoca e al proprio tempo, inserendosi a buon conto nel panorama artistico odierno, con presenza autorevole.L'artista investe con la propria immagine tutto ciò che si sottopone alla sua vista.Il realismo di impronta verista diventa il punto di partenza di un processo rielaborativo di rivisitazione  della realtà, in un immagine interiorizzata di essa che fugge da riferimento ed incipit riflessivo alla sfera intima, mentale e psicologica.L'interesse nei confronti della realtà non si esaurisce in una rappresentazione di tipo  naturalistico, ma si apre all'esigenza di mostrare anche ciò che pur essendo invisibile, (SPIRITUALITA'), è parte integrante di essa.Lo spazio pittorico diventa una sorta di teatro delle interazioni tra l'io e il mondo esterno, nel quale poter scoprire la magia della natura, la forza delle emozioni e i luoghi del cuore e della memoria

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