Pietro Arfeli

DISCORSO DI PIETRO ARFELI IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE E OMAGGIO AL COMUNE DI CIANCIANA DI UN QUADRO INTITOLATO "CARNALA" DA PARTE DI DINO VACCARO
Certamente improvvisarsi oratore non è una cosa semplice e se poi ci si trova nel mezzo di un'assemblea dove ci sono personalità che nell'oratoria eccellono, è ancora più impegnativo, ma comunque vada in questa occasione non posso ne voglio esimermi dallo spendere due e più parole per mettere nella giusta luce una persona di cui ho molta stima anche se in verità lo conosco da pochissimi anni pur essendo paesani.
Ho conosciuto Dino Vaccaro circa quatto anni orsono e ricordo che il nostro primo incontro fù telefonico, presentati allora, dall'amico Prof. Eugenio Giannone con cui invece corre un'antica amicizia. Si disse, allora, da parte di Eugenio che poteva essere un'ottima cosa questa nostra conoscenza e devo dire che le previsioni furono azzeccate perché con Dino, entrammo subito in sintonia (sia nel modo in cui ci si contattava che nelle attività da WEBMASTERS che intraprendemmo insieme).
In occasione del nostro primo incontro a Cianciana fu come se ci conoscessimo da sempre; ciò che ci legò fin da subito furono le affinità artistiche che sia nell'uno che nell'altro si rispechiavano creando un'intesa che consolidò sempre di più la nostra amicizia.
Posso tranquillamente dire di lui che è una persona eclettica perché riesce a inserirsi in molteplici attività artistiche e non, e riesce sempre a portare a termine tutto ciò che comincia.
Quello che so è che Dino ha intrapreso l'attività pittorica in questi ultimi anni approfittando di tutti gli spazi di tempo possibili al di fuori del suo lavoro principale e degli altri impegni come quello di Curatore WEB di un bellissimo portale "villachincana" che riesce a mantenere sempre attivo e aggiornato anche con la mia modesta collaborazione grafica e quella di altri amici esperti in arti e culture diverse.
Mi sento orgoglioso dei risultati che a oggi è riuscito a raggiungere nella pittura seppur in stile Naif e da autodidatta; fin dai primi tempi mi sono promosso quasi suo Mentore nell'incoraggiarlo a fare sempre di più e meglio man mano che mi mostrava, (tramite internet), i suoi artefatti che risultavano sempre più interessanti. Un'idea oggi e una domani, si è arrivati a consolidare l'idea che doveva essere portante nella creazione di un serie di dipinti che dovevano avere un comun denominatore e cioè che ogni opera doveva realizzarsi a seguito di una opportuna ricerca su un unico argomento e quindi, poi, raccontarne con il disegno e il pennello un'intera storia assemblando opportunamente diversi scorci di immagini che letti nel loro insieme avrebbero fatto rivivere all'osservatore ciò che l'intero dipinto raccontava.
Così ha fatto e già più dipinti sono stati realizzati con questo sistema che io ho voluto premiare come "VINCENTE" vedi il dipinto che racconta dell'antico mestiere del ferraro che ferrava per l'appunto gli zoccoli dei muli e poi quest'ultima sua opera che tanto l'ha entusiasmato giustamente e che ha sollevato pareri positivi da parte di chiunque ha avuto la possibilità di vederla "CARNALA" ultima creazione riuscitissima nel suo insieme pittorico e interessantissima perché tratta di una storia che tocca da vicino tutti noi Ciancianesi e che qui possiamo ammirare riprodotta in formato più grande rispetto all'originale e ciò ci darà la possibilità di poterla osservare meglio e sinceramente non ha bisogno di parole aggiunte perché si fa scoprire da se in tutta la magnificenza dello stile Naif che l'amico Dino sembra avere sposato alla grande vista la caratterizzazione di semplicità e candore che riesce a dare alle sue opere e che sono la caratteristica principale di quest'arte.
 Una sola cosa mi preme evidenziare e cioè che l'immagine centrale e in primissimo piano raffigurante un ragazzo con un sacco sulle spalle stà come simbolo generale di tutto il contesto. Lo spunto è stato preso da un'antica e storica foto ciancianese di cui non si conosce l'autore; fù riprodotta e pubblicata dall'ARCI Ciancianese in una mostra negli anni '80 e inoltre è conservata in copia negli archivi fotografici del quotidiano l'unità.
 Finisco ringraziando questo novello artista per ciò che riesce a fare con impegno, amore e maestria e che nello stesso tempo ci mette a disposizione. Voglio ulteriormente fargli i miei migliori auguri rassicurandolo che non gli farò mancare in futuro il mio supporto e tutti i consigli possibili che mi potrò permettere perché possa eccellere sempre di più nella creatività intrapresa. GRAZIE! Pietro Arfeli
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