#EDITORDREAMS CRITICA POETICA DI ANTONELLO VOZZA

Il Maestro Internazionale Giuseppe Grieco in arte “EditorDreams” continua ad acquisire “Importanti Critiche d’Arte” che segnano l’inizio di una “Nuova Affermata Avanguardia Pittorica” nel Panorama Artistico Mondiale. Difatti il “Poeta Antonello Vozza” premia l’Incontrollato Gusto Cromatico della Pittura Eversiva e Metafisica del Maestro Grieco con una produzione Poetica specificatamente a lui dedicata secondo quanto segue: “Con la mente tratteggio nel vuoto immagini impazienti di essere create, complesse emozioni prosaiche e con le dita arpeggio su una tela che non collabora archiviando l’Infinito in poco spazio mentre si susseguono concetti identici ed ogni volta differenti. E cosa c’è oltre lo spazio del non verbale, poco prima di un’ empatica e diretta trasmissione di un pensiero concretamente astratto che non riesco a dire, o pensare chè non bastano archetipi e parole e nella semplicità del mio essere resto, immobile come macchina senza spinta ché non sono ferro e non sono roccia e nel mutismo della comunicazione non sono abbastanza umano”.

EDITORDREAMS POETIC CRITICISM BY ANTONELLO VOZZA

The International Master Giuseppe Grieco in art “EditorDreams” continues to acquire “Important Art Critics” which mark the beginning of a “New Affirmed Pictorial Avant-garde” in the World Artistic Panorama. In fact, the “Poet Antonello Vozza” rewards the Uncontrolled Chromatic Taste of Eversive and Metaphysical Painting of the Master Grieco with a poetic production specifically dedicated to him according to the following: “With my mind I draw images impatient to be created, complex prosaic emotions and with the fingers arpeggio on a canvas that does not collaborate, storing the Infinite in a small space while identical and different concepts follow each other. And what is beyond the space of the non-verbal, just before an empathic and direct transmission of a concretely abstract thought that I cannot say, or think that archetypes and words are not enough and in the simplicity of my remaining being, immobile as machine without thrust because I am not iron and I am not rock and in the silence of communication I am not human enough “.