G.Piero Lotà
Da una recensione:
Ad accorgersi per prima,della vena artistica in possessodi questa pittrice, fu probabilmente la sua insegnante di educazione artistica delle scuole medie.Infatti, las DeMurtas,conserva ancora una piccola composizione raffigurante un personaggio femminile eseguito ad olio. Devo dire,un piccolo capolavoro,tenuto conto della giovanissima età,ma ,da alloraun continuo ed inesorabile crescendo e di maturazione pittorica;ha positivamente investito coinvolgendola ogni singola cellula del suo essere.
Dal carattere schivo molto modesto ,non ama mettersi in mostra.Ha perciò, preferito partecipare a delle collettive piuttosto che a delle personali.Da un personaggio cosi,è difficile intuire che possa scaturirne un artista dalle doti formidabili,quale lei è.Perciò è sorprendente poter osservare le sue opere. Opere che spaziano dall'impressionismo al figurativo.Opere eseguite con un denominatore comune, con una costante comune: l'Istinto.
Cioè "sentite" prima nell'anima, in una sorta di "concepimento" virtuale e necessario,trasfuse sulla tela poi.
Mai studiate,progettate o ricercate,in una fese di preparazione più o meno lunga.
Lei ama l'istintività: guidata dall'emozione che le dertiva dall'osservare,durante una passeggiata, un tratto di campagna, uno scorcio di bosco, un braccio di mare;o,ancoraun vaso su un muro di cinta,Profonda conoscitriice della tavolozza,realizza le più svariate gradazioni di armonie cromatiche sempre opportune e bilanciate,che conferiscono alle sue Opere quella carica di vitalità, in gradoi dicatturare l'attenzionee l'intima approvazione di qualunque osservatore.
Lesue marine ci appaionoin tutto il loro splendore:racconto accurato e denso di particolari ,fedele riproduzione dell'incontro tra il mare a più tonalità d'azzurro e la sabbia bianchissima ,con un entroterra fitto,idealehabitat di splendide agavi.All'orizzonte; a strapiombo sul mare impeccabilmente rappresentati nella loro maestosità,i monti di granito.Tutti elementi verificabili,questi,in quanto autentici ingredienti riscontrabili in quel paesaggio marino tipico di Sardegna. Angoli di mondo esistenti,dunque;che l'artista, profondamente innamorata della sua Sardegna e della natura che vi si trova,abilmente ha inteso immortalare. Quasi per consentirci di ripercorrere ,sotto la sua guida quelle stesse emozioni. Ma le sue "performance"pittoriche,affrontano con eguali eccelse capacità altritemi altri framenti di racconti di vita:una natura morta,composta su una tavola dalla tovagliabianca,la frutta con accanto un fiasco.Appena più in là un bicchiere di vino rosso,pieno per metà, con una trasparenza dagli effeti sublimi.Cosi come tutta la composizione che si offrericca di effetti felici;si integranocpme in un orchestra dai tanti strumenti musicali che,pur producendo un suono ognuno diverso,nell'insieme compongonouna piacevolissima melodia.
Come melodica ciapparetutta la forza pittorica di questa grande artista di talento.
Ad accorgersi per prima,della vena artistica in possessodi questa pittrice, fu probabilmente la sua insegnante di educazione artistica delle scuole medie.Infatti, las DeMurtas,conserva ancora una piccola composizione raffigurante un personaggio femminile eseguito ad olio. Devo dire,un piccolo capolavoro,tenuto conto della giovanissima età,ma ,da alloraun continuo ed inesorabile crescendo e di maturazione pittorica;ha positivamente investito coinvolgendola ogni singola cellula del suo essere.
Dal carattere schivo molto modesto ,non ama mettersi in mostra.Ha perciò, preferito partecipare a delle collettive piuttosto che a delle personali.Da un personaggio cosi,è difficile intuire che possa scaturirne un artista dalle doti formidabili,quale lei è.Perciò è sorprendente poter osservare le sue opere. Opere che spaziano dall'impressionismo al figurativo.Opere eseguite con un denominatore comune, con una costante comune: l'Istinto.
Cioè "sentite" prima nell'anima, in una sorta di "concepimento" virtuale e necessario,trasfuse sulla tela poi.
Mai studiate,progettate o ricercate,in una fese di preparazione più o meno lunga.
Lei ama l'istintività: guidata dall'emozione che le dertiva dall'osservare,durante una passeggiata, un tratto di campagna, uno scorcio di bosco, un braccio di mare;o,ancoraun vaso su un muro di cinta,Profonda conoscitriice della tavolozza,realizza le più svariate gradazioni di armonie cromatiche sempre opportune e bilanciate,che conferiscono alle sue Opere quella carica di vitalità, in gradoi dicatturare l'attenzionee l'intima approvazione di qualunque osservatore.
Lesue marine ci appaionoin tutto il loro splendore:racconto accurato e denso di particolari ,fedele riproduzione dell'incontro tra il mare a più tonalità d'azzurro e la sabbia bianchissima ,con un entroterra fitto,idealehabitat di splendide agavi.All'orizzonte; a strapiombo sul mare impeccabilmente rappresentati nella loro maestosità,i monti di granito.Tutti elementi verificabili,questi,in quanto autentici ingredienti riscontrabili in quel paesaggio marino tipico di Sardegna. Angoli di mondo esistenti,dunque;che l'artista, profondamente innamorata della sua Sardegna e della natura che vi si trova,abilmente ha inteso immortalare. Quasi per consentirci di ripercorrere ,sotto la sua guida quelle stesse emozioni. Ma le sue "performance"pittoriche,affrontano con eguali eccelse capacità altritemi altri framenti di racconti di vita:una natura morta,composta su una tavola dalla tovagliabianca,la frutta con accanto un fiasco.Appena più in là un bicchiere di vino rosso,pieno per metà, con una trasparenza dagli effeti sublimi.Cosi come tutta la composizione che si offrericca di effetti felici;si integranocpme in un orchestra dai tanti strumenti musicali che,pur producendo un suono ognuno diverso,nell'insieme compongonouna piacevolissima melodia.
Come melodica ciapparetutta la forza pittorica di questa grande artista di talento.