monia nannini
...e fu la luce
Il colore arriva subito.
L'accostamento di tonalità così armoniose e calde, femminili direi, dolci, colpiscono l'occhio e lo attraggono nell'osservazione.
Ma è solo un primo confronto con le opere di Elisa Nesi perchè, una volta avvicinati, predisposti all'osservazione, notiamo tutto il resto, tutto ciò che c'è dietro.
Anzitutto una grande cura, una maestria non scontata che rende prezioso e particolare ogni quadro, e che, all'insaputa dell'osservatore, lo trasporta e lo immerge nel mondo pittorico della Nesi.
Così una natura diversa e fiabeggiante ci sembra quasi reale, e, una volta abituati alla visione la possiamo assimilare più nel dettaglio. Ci accorgiamo allora che quel mondo colorato di favola, non è fine a se stesso, non è descrizione di un momento, non è interpretazione sognante del reale.
È un'indagine nell'intimo, una ricerca nell'arcano dei nostri sentimenti, ed anche una cura continua di essi, per portarli alla luce in una veste incantevole.
Se osserviamo bene i protagonisti della pittura di Elisa Nesi non sono semplici personaggi di favola: non sono tristi, certo, ma nemmeno sereni. Il loro viso non accenna un suggerimento sullo stato d'animo, siamo noi che lo cogliamo a seconda di quello che tutta la scena ci trasmette.
Ecco allora che dietro a queste dolci tele si nasconde in realtà un mezzo per portarci all'introspezione, come se gli strati di colore, molteplici e successivi, si scoprissero pian piano, scomparendo, fino ad arrivare alla base, al substrato, che , forse non è caso, non è disegnato ma inciso.
Così quello che non si nota subito, affascinati da questo variegato mondo colorato e "rotondo", si apprende pian piano, e si capisce che la pittura di Elisa Nesi è ben più di grazia e leggerezza, che diventano solo un mezzo per catturare l'attenzione del fruitore.
Tutto ciò non sarebbe possibile senza la grande destrezza tecnica a cui sopra accennavo e che troppo spesso viene poco considerata nell'arte contemporanea. Perchè un 'opera trascurata, una tecnica senza basi, compromette senz'altro il godimento dell'opera. All'inizio magari ci colpisce, ma ciò che ci trasmette dura ben poco, e pian piano, una volta perso lo stupore iniziale, si svela una delusione, non ha più niente da dirci.
La pittura di Elisa Nesi, invece, è delicata e raffinata ma curata, tecnicamente strutturata e queste sono le solide basi che ci servono da trampolino per un messaggio più profondo.
Monia Nannini