Dott.ssa Cecilia Kellermann Psicologa e psicoterapeuta Esperta in Arteterapia Vicepresidente dell?Istituto CO.RI-Comunicazioni&Ricerche

Tra Realtà e sogno Ciò che innanzitutto mi colpisce in questo giovane pittore è ala sua capacità di rappresentare l?animo dei personaggi che ritrare. Ecco allora la fanciulla che si slancia, delicata e vigorosa insieme, verso un mondo dorato, ricco di promesse; la sposa determinata ma anche sognante sogni luminosi e, forse, un po? inquietanti; la madre stanca e provata ma solida e forte come un?antica leonessa, il bimbo che indaga, con occhi seri ed attenti, un paesaggio in cui gli elementi naturalistici si uniscono in un magico gioco con altri fiabeschi. Credevo, osservate le prime opere di Emilio, che la sua produzione sarebbe rimasta legata solo e unicamente ai suoi tormenti, alle sue angosce di giovane in crescita, spesso severo ed amaro critico di una realtà che non corrisponde ai suoi slanci, al suoi bisogni ? comune ai ragazzi, anche se non sempre consapevole ? di autenticità, di generosità, di giustizia, che non riuscisse a cogliere le evocazioni che la bellezza, la grazia, la gentilezza, l?amore e la speranza possono suscitare nella sua anima: Che rimanesse, come frequentemente capita ai giovani che si cimentano nell?espressione creativa, prigioniero dello stereotipo che il vero artista deve solo soffrire e far soffrire. Emilio, invece, è riuscito finora, con animo di poeta, ad abbandonarsi alle sue sensazioni, cupe o gioiose che siano ed a trasmetterle tramite una ricerca stilistica seria, puntuale e sempre, com?è giusto soprattutto per un giovane, libera da certi clichè che vorrebbero già intrappolarlo in correnti artistiche diffuse ed impedirgli sia di comunicare con autenticità le sue percezioni e i suoi affetti sia di chiarirsi e consolidare il proprio linguaggio espressivo. Linguaggio che riesce a passare da una delicatezza un po? sognante alla forte drammaticità della denuncia. La speranza è che tale libertà continui a vivere in lui in modo che rispetti le proprie inclinazioni, che non si lasci fuorviare da tendenze che non gli corrispondono, che continui a perfezionare le sue capacità tecniche ed, insieme, a scavare nella propria anima e ad ascoltarne le voci e i canti. Castiglioncello, ottobre 2004 Dott.ssa Cecilia Kellermann Psicologa e psicoterapeuta Esperta in Arteterapia Vicepresidente dell?Istituto CO.RI-Comunicazioni&Ricerche