Fabio Bianchi

COLLETTIVA DI PITTURA DI ERICA APPIANI, KATARIINA MANSIKKANIEMI E MAURO PAPALE

….Fra i tre la giovane Appiani è la più sperimentatrice e la più spregiudicata: i suoi volti anzi i suoi intensi primi piani hanno fissità e centralità ma anche aura della grande ritrattistica. Al contempo sono però coraggiosamente vicini ai nuovi linguaggi espressivi, alla nuova cultura grafica dei writers, ma anche all'ambiente underground di evolute metropoli. Esondanti, ingombranti, comunque impattanti: siamo costretti a rivedere e riformulare i connotati dei visi della nostra generazione. Infatti avatar, chat line, second life o piuttosto il profilo Facebook ci spingono in tal senso poiché spesso la pittura anticipa nuove forme segniche e comunicative. Così come la tecnica mista utilizzata da Appiani riflette un caleidoscopio di esperienze e sensazioni, di frammenti e di sfaccettature. Cioè nuovi modelli di fruizione e di percezione indotti dalla diffusione del digitale e dal conseguente stravolgimento antropomorfico che giustifica l'ammiccamento e l'aria sbarazzina. Ritratto come specchio dei tempi, come testimonianza della crescita dell'approccio fumettistico verso una nuova, moderna e non più scontata definizione antropocentrica.