Giovanni Cappuzzo (Sicilia - "Arte oggi")
Scrive Giovanni Cappuzzo:
"Eugenio Barillà affida alla pittura nelle sue varie tecniche formali (tempera, graffito e tecnica mista) una sorta di messaggio come di "sensazioni dinamiche" che coinvolgono tutta la superficie, generando realtà fantastiche nelle quali di tanto in tanto sembrano affiorare elementi o strutture figurative in una sorta di vertigine ottica. E' come una realtà germinale, diasporica e fantasmatica che fonda spazialità nuove, inedite con il miraggio di "sensazioni diverse", quasi che l'artista abbia voglia di esplorare un universo tutto da scoprire e da decodificare per capirne simboli, sensi e percezioni ottiche. Le aggregazioni di segni e di colori sono come una continua metamorfosi che genera una sorta di movimento talora vorticoso con un accrescimento incessante che pare portare ad uno stadio di equilibrio, in cui la pulsione cromatica sembra attenuarsi per fare dischiudere all'interno, ora un volto, ora uno squarcio di cielo, ora protoplasmi genetici. E' come la liberazione di una energia sul versante di un automatismo, una sorta di vertigine per cui i segni cromatici, di un colore dalle tonalità intense, si aggrovigliano, si mescolano in una dilatazione aggressiva e labile nel contempo, che non lascia libera nessuna zona del supporto. Allora le immagini si collocano in uno stato di trasformazione organica che prelude o annuncia una scoperta più profonda e meno epidermica. Tutto è come affidato al susseguirsi di emozioni intensamente vissute e apoditticamente rese, quasi che l'autore abbia voglia di scavare dentro di sé per scoprire nudità poetiche o fantasmi che emergono dai recessi della psiche, là dove si ferma l'implacabile resa della ragione per dare luogo e spazio a sollecitazioni interiori in un respiro di espressione totale. Si scopre allora una miriade di aspetti sconosciuti, un fluire ininterrotto e vorticoso di segnali, come se tutto fosse liberato nel vuoto, sospeso (come avviene nella perdita della memoria), secondo tracce di stratificazione successiva.”