Mimmo Di Benedetto
ELSA VENTURA MIGLIORINI “LIGURIA. LA SEDUZIONE DEL LUOGO”
Nelle opere di Elsa Ventura Migliorini, in arte EVMiglio, la seduzione del colore passa attraverso la seduzione dei luoghi che sono fonte di ispirazione di un percorso fatto di sentimento e di amore, di abilità pittorica e volontà di superamento. Come tiene a sottolineare nella sua biografia, la pittrice insegue da autodidatta il desiderio di fare pittura, innato in una indole creativa di tenace costanza, ma più volte abbandonato per vicissitudini familiari e lavorative. Vicissitudini che non essiccano il seme ma anzi potenziano fantasia e volontà che, una volta libera di esprimersi esplode sulle superfici dipinte con precisa fluidità. La frequentazione di mostre e musei, la lettura di riviste e cataloghi d’arte, le infinite possibilità del web, danno ad Elsa Ventura Migliorini la possibilità di acquisire tecniche ed idee, maturando una capacità pittorica che non è mai frutto del caso ma di un iter di studio poeticamente irregolare, fuori dalle accademie, tuttavia denso di rigore e conoscenza. Grazie a questa tenacia, unita alle evidenti doti naturali, la pittrice genovese giunge presto ad una maturità pittorica indirizzata in particolar modo verso la reinterpretazione del vero che la circonda. Siamo di fronte ad una pittura che pur avvicinandosi al realismo e, molto spesso, all’iperrealismo (come si può ben notare nella ricchezza certosina dei particolari), superano la staticità del reale per entrare nella dimensione del ricordo e della suggestione, che è appunto il frutto migliore dell’incanto e della seduzione. I paesaggi (prevalentemente liguri, come le origini dell’artista) emergono in ogni tela attraverso lo specchio dell’anima: la tecnica è al servizio del cuore, non ne contamina la naturalezza.
L’antico porto e i borghi di Genova, Nervi, Portofino, Camogli, Vernazza … compaiono come protagonisti di tele in cui forma e colore esaltano una tridimensionalità capace di farci entrare nell’opera, facendone percepire profondità e umori, dandoci una impressione di salsedine, come fossimo barcaioli prossimi all’approdo. Non vi è mai sterile rigore accademico vi è sempre, invece, grande capacità di osservazione e di racconto, che trasforma ogni pennellata in narrativa. Una capacità che estende anche alle nature morte, ai ritratti, alle più svariate composizioni, dove emergono, per bellezza e originalità, alcune “ricette dipinte” (ancora una volta liguri, a testimonianza dell’amore per il luogo in cui vive), dove da un fondo nero, di caravaggesca memoria, emergono gli ingredienti utili alla preparazione: il basilico, uno spicchio di Parmiggiano, l’aglio, una busta di pinoli e di farina 00 … ingredienti antichi e confezioni moderne in dialogo fra loro, che raccontano il senso della tradizione e dell’innovazione. Così Elsa Ventura Migliorini riesce a ritagliarsi una presenza significativa nel panorama dell’arte figurativa contemporanea, come testimoniano le sue presenze nelle più importanti rassegne d’arte di carattere nazionale ed internazionale dove è puntualmente presente con le sue opere.
di Mimmo Di Benedetto