“Fabiana Toffano ha saputo cogliere questi aspetti della sua città, che ai più sfuggono, con uno stile pittorico sfumato, nel quale le immagini sono lo specchio onirico di una realtà magica.

Ho notato che in molte delle sue tele compare una serie di tratti circolari che inquadrano una visione, come se si trattasse dell'occhio dell'artista che sa vedere oltre le immagini per poterne cogliere l'anima nascosta, una specie di obiettivo fotografico che ferma il particolare per esaltare l'universale. 

L'artista ci ha regalato ciò che potremmo vedere dai vetri bagnati di pioggia di uno dei tanti palazzi nobiliari di una Venezia intima, lontana dalla confusione dei luoghi affollati da turisti, una città austera e dolce in cui persino le figure del suo famoso Carnevale possiedono la dignità e la bellezza di una apparizione fuori dal tempo ordinario.

Ogni opera è la dimostrazione tangibile del suo amore per la città in cui vive e della padronanza stilistica con la quale ha superato il classico figurativo per donarci un'arte emozionale”.

Marilena Cheli Tomei

Saggista e storica