Roberto Pulvani
modo di dipingere di Fabio Agace denso e affermativo, appare
come la diretta espressione di spinte interne che trovano via via la
cromia attraverso la quale manifestarsi. La vitalità delle sue opere è
nella presa diretta delle emozioni.
Le pennellate decise e sicure, gli impasti sapientemente densi, la
composizione ben impostata in una rassicurante compostezza, è un
transfert di vissuto-pittura che viene proposto all?osservatore con
garbo perché ottenuto senza sforzo apparente, in una elegante
scioltezza.
Le sue composizioni rivelano un?acquisizione completa dei dati
culturali e le esperienze di ricerca. È un artista genuino dalla pittura
fresca e al contempo forte, il linguaggio delle sue opere, con evidenti
tonalità di colore che costituisce la caratteristica dominante, esprime
un rapporto di luce-colore che si perde in orizzonti che posseggono
contenuti di profonda contemplazione, per strutturarsi in una
esperienza visiva di indiscussa capacità suggestiva.
Fabio Agace ha la tempra della pittura che si ammira nei musei,
quella considerata molto seria, la cromia è magmatica e scintillante,
quando ci troviamo davanti a una delle sue opere, è inevitabile che
la nostra sensibilità ci porti ad interrogoraci su cosa c?è dietro o
dentro il quadro.
I colori incisivi del nero, del rosso, del giallo, spaziano oltre la stessa
dimensione della raffigurazione, sanciscono un metodo di lettura
artistica multiplo. È rivolta ad un mondo umano autentico di
significati veri e passionali, rivelati talvolta da un gesto, un
atteggiamento, da una sensazione con cui l?artista ne definisce la
condizione psicologica.
La sua arte è frutto di una vocazione innata ma anche di un
impegno serio e costante, una ricerca in continua evoluzione.
Si potrebbe definire arte senza tempo, fatta di stati d?animo diffusi,
universali; fuga dal mondo reale, un rifugio fuori di noi in ciò che di
mitico e magico la pittura di Fabio Agace ci promette».