Dottoressa Costanza Ferruzzi
Le opere di Fabio ‘Snoze’ D’Agostino ci trasportano nei meandri dell’inconscio: visivamente disturbanti in quel gesto pittorico che aggredisce la materia, sono un’espressione diretta degli stati d’animo del loro giovane creatore, che si trova così a formare sulla tela nuove realtà parallele, fatte di colore e di emotività. Sulla linea dei grandi artisti informali (Burri e Vedova su tutti), il pittore comasco compie un’azione metalinguistica di matrice novecentesca, apportandovi un certo gusto romantico che trova la sua più alta espressione nel senso del Sublime ottocentesco; la contemporaneità si fonde, nelle opere di D’Agostino, con le fonti della sua ispirazione: l’amore, le delusioni, la vita di ogni giorno e, soprattutto, la natura, in tutte le sue forme: i mutevoli ambienti lacustri prealpini, i fenomeni atmosferici, e soprattutto il lavoro che il tempo svolge sulla superficie delle cose, rappresentato da muffe, muschi, crepe e polvere.Quindi il caso, il passare del tempo, la forza insita nella sostanza materica costituiscono il cuore dell’opera di D’Agostino: materiali poveri come colla, cemento e poliuretano vengono trattati in modo plastico e “stuprati”, attraverso pratiche di scioglimento, condensazione o reazione chimica.
Recentemente, le sue “creature” (come le chiama lo stesso artista) hanno subìto un’evoluzione in senso concettuale, mantenendo la loro natura fortemente materica: lineari ed eleganti, sembrano rendere sistematica la natura alienante e misteriosa, carica di ambiguità ma anche di bellezza, che Fabio D’Agostino ricrea con sensibilità particolare nelle sue opere.
Costanza Ferruzzi
Recentemente, le sue “creature” (come le chiama lo stesso artista) hanno subìto un’evoluzione in senso concettuale, mantenendo la loro natura fortemente materica: lineari ed eleganti, sembrano rendere sistematica la natura alienante e misteriosa, carica di ambiguità ma anche di bellezza, che Fabio D’Agostino ricrea con sensibilità particolare nelle sue opere.
Costanza Ferruzzi