Alain Chivilò

Treviso Casa dei Carraresi Erinni Fabiola sviluppa la tecnica dell'acquarello inserendola nella così denominata tecnica mista. ll colore ad acqua, spesso ricondotto alla figurazione, è un elemento per creare nuance e sovrapposizioni tipiche dell'informale. Tessuti e applicazioni sono con maestria assemblati con tonalità del rame e dell'oro. Un'isola separa due regioni di substrato biancastro per delineare maggiormente l'arbusto a foglie caduche che in questa sede assume connotazioni terrene e di appassimento. L'utilizzo e l'applicazione dei materiali avviene in modo dolce in sapienti accostamenti. Una screpolatura nella parte inferiore dell'opera fa rivivere lo status del muro attaccato dagli eventi atmosferici. Una virgola di nero, posta centralmente, porta l'occhio nel mezzo dell'opera. La terra è il richiamo di tutto, perché essa nello stesso tempo è fonte generatrice e conclusiva di un ciclo. Fabiola Erinni dimostra un interessante approccio ai materiali che mescolandosi nella materia assumono connotazioni originali. Alain Chivilò