Fabrizio Lucente - Maestro contemporaneo - Artisti emergenti
Ricercatore free-lance in campo Linguistico/Semiotico con approccio interdisciplinare, ho sempre considerato la pittura un'attività intellettualmente vuota e degradante, e l' ''arte'' in generale una triste compulsione malata a generare simulacri privi di vita. Ideali, senz'altro, nel mondo ipocrita di Oggetti di Culto, feticci e status symbol . Destinati dunque a soggetti degenerati e viziosi, necrofili e congenitamente inetti a cogliere le Bellezze Naturali per eccellenza : Esseri Viventi, e non croste o fredde pietracce o simulacri di metallo inutilmente strappato alla Terra e a funzioni più utili..
Perché dunque iniziai a dipingere? Fu soltanto per dar corpo concreto alla creazione linguistica esito dei miei studi : EverLang , la prima Lingua Articolata integralmente costruita modellizzando Relazioni tra Enti Reali-Naturali.
Creata dunque una Lingua i cui Elementi formativi consistono non più in astratti simboli di valore convenzionale e arbitrario (fonemi-grafemi ''lettere'' ecc), ma invece in Entità Naturali (Specie Animali e Vegetali, Organi /parti del corpo umano e non solo), era inevitabile che la ''versione scritta'' della medesima consistesse in un atto di Figurazione ; di qui, scorsi immediatamente l'opportunità di investirla dell'intero spettro di Modulazioni morfo-cromatiche e di Stili che la Figurazione può offrire.
Per la prima volta in assoluto, con EverLang diventa possibile ''dipingere'' una frase, un Aforisma... o dipingere una Poesia ; ciò beninteso, non nella corrente accezione metaforica , come banale realizzazione di un dipinto le cui scene vagamente si ispirino al senso generale o a singoli passaggi di un poema. NO : ora si tratta di poter tradurre, letteralmente, un testo dall'italiano o da qualsivoglia altra lingua, nel ''Naturalese'' universale e figurativo di EverLang.
Più ancora, lo stesso ''testo figurato'' potrebbe essere personalizzato dal Committente, parti del cui volto-sembiante potrebbero specificamente apparire nell'opera, ''integrate'' beninteso nella composizione linguistica a generare, insieme con gli altri elementi, il Significato richiesto.
-Disponibile quindi come vera e propria Lingua, EverLang è inoltre adottabile da parte di qualsiasi artista/figuratore, compatibile com'è con qualunque tecnica e stile : esattamente come una stessa frase o testo, anche poetico, conservando il proprio Significato, può esser scritto o profferito o declamato con calligrafie e voci e intonazioni differenti e ''personali''.
Unico limite restando il livello intellettivo, purtroppo assai modesto, proprio della maggior parte degli ''artisti'', rimane comunque aperta la possibilità di evolvere EverLang non solo in un movimento ''artistico'', ma in un Movimento Culturale vero e proprio , dotato di profondità e spessore autentici ; altro, rispetto alla risonanza modaiola degli storici ''movimenti'' artistici, ove la mera adozione di una medesima divisa formale, più o meno stiracchiata oltretutto, costituiva l'unico, superficialissimo trait d'union.
EverLang possiede al contrario una struttura Meta-stilistica : in grado di unire, e saldamente, nonostante le più profonde differenze sul piano formale (che sono qui anzi ben accette).
Quale primo esempio in assoluto di Lingua Articolata integralmente esprimibile per mezzo di immagini , EverLang è modulabile, in forza di ciò, lungo l'intero spettro espressivo delle Arti Figurative.
Ma anzitutto, grazie alla sua articolata struttura concettuale profonda, EverLang consente di creare Opere che è finalmente possibile definire '' Cultura '' e ''Creazione Intellettuale'' ; ora senza ipocrisie né lise e barocche acrobazie retoriche.
Quanto correntemente inteso come ''arte'' è infatti per lo più opera più o meno banalmente decorativa, nel migliore dei casi ; ed è francamente a sproposito che si applica l'etichetta di ''Cultura'' a prodotti i quali, ancorché ''celebri e quotati'', restano comunque lavori di mera esecuzione manuale ; lavori che, anche quando complessi e tecnicamente mirabili, non comportano comunque intervento significativo da parte dei Centri Corticali Superiori.
Anche un alveare vanta precisione e complessità non meno mirabili, ma non per questo è ''Opera di Cultura''.
Posti di fronte a una tela di ragno (che oltretutto, a differenza di qualunque quadro possiede sempre una giustificazione funzionale e ha davvero un Retaggio di milioni di anni di Storia Evolutiva dietro di sé ), tutti potremmo esclamare ''Io non sarei capace di farla..!'', proprio come di fronte a un pretenzioso e specioso - quanto inutile - trompe-l'oeil.
- Ma non per questo si passa a considerare un Ragno quale ''artefice di Cultura''.
(tuttavia, mentre il Ragno con la sua Biologia, se non Soggetto è senz'altro eccellente e degnissimo Oggetto di Cultura, il giocolieresco 'illusionista del pennello/' non è neppure questo - è solo un transeunte e fungibile fenomeno da baraccone, atto a incantare folle di minus habentes).
EverLang si propone di ricolmare davvero di Contenuti Culturali autentici la c.d. ''arte'', che sempre più appare quale vuoto involucro di vana Formalità. La ricerca quasi spasmodica di sensazionalismi sempre più clamorosi e di mero impatto visivo - gigantismi, iperrealismi ecc - di cui l'attuale panorama trabocca, testimonia inequivocabilmente il punto di crisi raggiunto - proprio come accade nell'Evoluzione dei Viventi, dove il noto fenomeno del ''gigantismo'' tanto spesso precede e preannuncia l'Estinzione della Specie in cui si manifesta.
L'ipertrofia formale compensa -o meglio, tenta di compensare- la fatale Assenza di Contenuti.
Anziché impiegare ore, mesi e anni ad apprendere e perfezionare tecniche esecutive di palese anacronismo (la fotografia esiste da quasi due secoli e le stampanti 3D saranno prestissimo d'uso corrente), come fanno ''artisti'' dal basso profilo intellettivo e del mero, spiccato sì ma inutilissimo talento manuale , l'Operatore Culturale EverLang si dedica allo Studio -questo sì davvero complesso, legato com'è all'Oggettività della Scienza- di Forme , Enti ed Eventi del Mondo Vivente, e all'arte di intesserli a creare Significati, legando assieme Vita, Scienza e Verbo.
Un cimento che vede sì ancora il ruolo dell'Estetica, ma ora dispiegato su piani di Realtà che non si limitano davvero alla superficiale e inerte patina dell'apparenza.
Un Cimento oltretutto ''comunicabile'' attraverso la fruizione delle Opere ; opere il cui fine non è quello lasciare ''a bocca aperta'' il profano, ma quello, forse più incospicuo ma autentico, di stimolarne ove possibile la Mente ; anche attraverso l'Estetica, ma un'Estetica ora finalmente ''significante''.
Non la quintilianea funzione del ''movere'', da giocoliere d'avanspettacolo, ma quella del ''docere''; che resta poi sempre compatibile con quella, altrettanto essenziale, del ''delectare''.
La differenza tra il realizzare un'Opera in EverLang - ''bella o brutta'' che sia-, e una qualunque ''opera d'arte - tecnica'' , è la stessa differenza che corre tra lo scrivere un Poema eccelso, magari con ''brutta'' scrittura, o essere invece un calligrafo abilissimo ma intellettivamente incapace, da pignolo e vuoto cultore della Forma, di scrivere alcunché se non sotto dettatura.
-Un dipinto realizzato in EverLang ( ma vale per foto, collage, opere plastiche ecc) non è dunque ''solo'' un dipinto; è anzitutto un Testo , ''parola'' o frase ; un'espressione dotata di significato nel senso strettamente linguistico del termine.
Un rapido chiarimento a questo punto sembra opportuno.
-Sebbene sia prassi consueta parlare di ''linguaggio'' a proposito delle arti figurative, notiamo che l'unico ''linguaggio'' a esse accessibile è il Linguaggio Analogico : espressivo ma indefinito, ''emozionale'' ma inarticolato e, comunque, ben distinto dal Linguaggio Verbale vero e proprio.
Il Linguaggio Analogico è, per es., quello che ci permette -pur ignorandone la lingua - di capire se un Cinese è arrabbiato, o contento o preoccupato ecc ; anche se non sapremo mai ''perché'', ''come'', ''con chi'' è arrabbiato ecc ecc...
( se per es. lo stesso individuo imprecasse con voce suadente o calma, non potremmo neppure mai capire che sta imprecando...)
-Possiamo quasi sempre comprendere l'umore, dal tono della voce come pure dai gesti ecc; ma non possiamo comprendere ''che cosa'' si stia dicendo, a motivare quello specifico stato umorale.
Ecco, è qui che giace il Confine Analogico-Verbale.
Entrambi possono integrarsi, è vero, ma ciò accade solo nella ''lingua parlata'' ; ed è proprio su questo che si basa l'Ars poetica, la recitazione in generale, ma anche la ''espressività'' della comunicazione verbale dal vivo.
In questo caso infatti la tonalità della voce, ma anche la mimica, la postura ecc ecc vanno ad accompagnare, quale tratto sovrasegmentale, il contenuto informazionale vero e proprio ; modulandolo, colorandolo emozionalmente e donandogli, in definitiva, un afflato vitale.
Tale modulazione, nota come Prosodia, può addirittura modificare il senso - base di un enunciato : possiamo pronunciare la parola ''bravo'' in tono entusiasta, più o meno convinto, ma anche ironico, intendendo in quest'ultimo caso comunicare l'esatto contrario del significato testuale del termine.
-Nulla di ciò è possibile nella pittura, perché essa si esprime per mezzo di un unico canale comunicativo : quello appunto, del Linguaggio Analogico, escludendo dunque a priori questo fondamentale ''gioco interattivo'' che richiederebbe la presenza di entrambi.
-Prospettando un caso analogo a quello della parola ''bravo'' profferita però con tono ironico - antifrastico, dovremmo, per esempio, poter realizzare un quadro che ''significhi'' l'idea/concetto di Tenebra, MA dipingendolo con colori particolarmente chiari e tinte tutte luminose.
Questo è evidentemente impossibile : è solo impiegando tutti colori scuri o molto cupi , che un pittore potrebbe ''dare l'idea'' di Tenebre, Oscurità ecc ecc
( e ciò non varrebbe neppure a significare ''Tenebra'' in modo univoco, n.b., ma solo a suggerire, ''analogicamente'' appunto, l'idea di Tenebra, Buio ecc ecc).
Del tutto inconcepibile quindi l'ipotesi di realizzare un "dipinto ironico'' : un dipinto che, sebbene luminoso nei toni e nei colori, possa ancora ''significare'' Tenebra - e significarlo univocamente, come vera e propria ''parola'' inseribile all'occorrenza in una frase di senso compiuto ; con la ''luminosità'' che agisca ora soltanto da fattore modulante.
Questo, semplicemente perché non esistono, fino a oggi, sistemi linguistici veri e proprii che siano integralmente e coerentemente riconducibili a combinazioni di immagini reali.
(Nulla del genere, notiamolo, si realizza per es. nei ''titoli ironici'' di Magritte, 'Ceci n'est pas une pipe' ecc... infatti il ''controsenso'' ( tale poi solo in apparenza) è in quel caso costruito proprio sul contrasto tra l'immagine e la didascalia 'linguistica' che la accompagna, entrambe restando però distinte e autonome; non si tratta insomma di un contrasto interno , integrato in un enunciato Unitario).
EverLang realizza proprio questa integrazione di Forma e Senso ; per la prima volta, nell'ambito delle arti figurative.
L'aspetto stilistico , che definisco Proseidolìa, svolge ora un ruolo analogo a quello della Prosodia nella recitazione di un testo; e ogni testo in EverLang è modulabile all'infinito, su molteplici coordinate, dischiudendo con ciò un intero universo di riflessioni e ricerche stilistico-semiotiche, tanto per gli Autori quanto per i fruitori.
Nulla quindi va sacrificato o perduto in EverLang, neppure per chi volesse limitarsi a un semplice apprezzamento estetico/decorativo, in quanto Colori e Immagini restano comunque il Tessuto materiale di ogni Opera.
Con la fondamentale differenza che il Fruitore 2.0 sarà ora in grado di coglierne l'Estetica a un Livello più profondo e più autentico : quello relativo alla ricerca / scelta / accostamento dei Soggetti di volta in volta impiegati per ''significare'' questo o quel Concetto Linguistico, e l' Armonia (o la più o meno intenzionale ''disarmonia") tra la resa formale / stilistica dei medesimi e il Significato che sono chiamati a comporre.
Un' Estetica 2.0, insomma ; per chi riesce ad accedervi.
Una Estetica capace di percepire qualcosa di affine alla kantiana Pulchritudo adhaerens, ossia una Bellezza ''motivata'' dalla Realtà, dalla funzione, dalla Storia evolutiva profonda ; come quella in fondo propria di ogni Organismo Vivente, che è ''bello'' non solo perché vistoso/colorato/appariscente (la c.d. Pulchritudo Vaga - anche un profano può cogliere la ''bellezza'' di una conchiglia o d'una policroma farfalla esotica), ma perché ogni singolo aspetto della sua Forma, ogni singola sua micro- o macro-Struttura possiede anzitutto un Senso, una Storia radicata nei più imperscrutabili Abissi del Tempo. Una storia che, in parte, può esser nota allo specialista; tuttavia questa mera ''conoscenza'', nella mediocre mente di mezze figure accademiche come zoologi, biologi e affini, rimane nozione statica, sterile e fine a sé stessa.
-Con EverLang, questa ''conoscenza'' prende finalmente Vita e diviene Cultura.
Complesso sarebbe qui esporre la genesi di EverLang : basti qui dire che il suo vocabolario e la sua sintassi discendono direttamente dalla modellizzazione di oggettivi eventi/rapporti naturali, in ambito biologico.
Questi modelli hanno la struttura e la natura di Proposizioni scientifiche, in genere ''ripetibili e verificabili'' nel pieno senso galileiano dei termini.
Comportamenti sociali delle più diverse specie animali, modificazioni somatiche , fisiologiche e interazioni d'ogni tipo tra Specie Viventi sono via via individuate, modellizzate e trasformate in ''parole'' ; le cui ''lettere'' sono però ora Entità Reali, nella forma delle Specie Animali, Vegetali, o delle singole Parti Anatomiche di volta in volta chiamate in causa per definire questo o quell'altro concetto.
EverLang è così anche la prima Lingua Articolata libera dalla c.d. Arbitrarietà del Segno.
Rappresentando quest'ultimo aspetto uno degli ''Universali del Linguaggio'', di grande interesse epistemologico sarà lo studio delle implicazioni di una così drastica divergenza dal modello delle lingue umane, ''naturali'' o artificiali che siano.
EverLang potrà esser letta e compresa senza bisogno di dizionarii di sorta : esattamente come la Lingua Caratteristica Universale, invano vagheggiata dal filosofo G.W.Leibniz.
La sua comprensione (non assistita da didascalie ecc, n.b.) richiede in compenso una vasta conoscenza in ambito di Scienze Naturali - Etologia, Zoologia, Botanica, Fisiologia, Psicologia evolutiva ecc ecc; riportando con ciò in prima posizione il Sapere Naturalistico : l'unico vero Sapere Oggettivo, che per Gregory Bateson rappresentava la necessaria e imprescindibile base di ogni altro Sapere.
L'elevato livello di abilità Logico-deduttive necessario a leggere / interpretare (da soli ) un testo-dipinto EverLang, al di là delle nozioni in sé stesse, fa di EverLang anche un prezioso ausilio pedagogico ; un inedito strumento didattico/culturale per esercitare ed evolvere le doti suddette, coniugando l'imprescindibile aspetto ludico della manualità realizzativa, con l'Osservazione e lo Studio (anch'esso in fondo ampiamente ludico) della Natura, e con la costante necessità della Riflessione e della Logica a legare assieme tutti i dati raccolti. Per poi affrontare, come un gioco -ma un gioco davvero intelligente e creativo- la sfida del combinare oggetti e loro immagini a dar vita, come prodotto Artistico Concreto, a una sorta di Parola/Oggetto realmente provvista di Significato.
Non si tratta insomma solo di immagini, figure e figurette realizzate con questo o quello stile, che possano più o meno garbare o, peggio, banalmente épater les bourgeois come tanti vacui ''giocolieri'' del pennello o dello scalpello oggi fanno ; si tratta invece di qualcosa di radicalmente nuovo, anche se , ben ne sono consapevole, accessibile alla Comprensione di pochi.
La distanza evoluzionistica-intellettiva tra un'Opera in EverLang e qualunque altro prodotto ''artistico'', non importa quanto elaborato, tecnicamente complesso o ''piacevole'' questo possa essere, è la stessa distanza che separa le vocalizzazioni naturali -magari assai complesse e piacevoli - come il canto degli uccelli, dalla Parola umana : ''significante'', e tuttavia non per questo assolutamente refrattaria a modulazioni musicali delle più armoniose.
La comparsa di EverLang nel panorama dell' arte è in fondo come la comparsa della Parola nell'Evoluzione della Vita; suoni e vocalizzazioni caotiche, mere lallazioni forse eleganti e armoniose ma fini a sé stesse possono immediatamente trovare, in un'Organizzazione Sintattica, il Dono fino ad allora impensabile di veicolare Sapere, Pensieri ed Emozioni : dai Dialoghi di Platone alla Commedia di Dante.
Un gap evoluzionistico difficile da colmare.
Con tutti i caveat e le riserve che per primo nutro nei confronti di questo discutibilissimo parametro, osservo comunque che il "QI " necessario e sufficiente a ''fare arte'', anche a livelli giudicati ''eccelsi'', è di appena 50-60 (livello di Homo erectus più recente) ; il ''sommo'' scultore Alonzo Clemons si attesta su un QI di appena 40.
...Cultura?
Per concepire EverLang è invece probabilmente necessario un "QI" almeno altrettanto ''deviante'', ma nell'opposta direzione; così come anche per poterla comprendere, in tutte le sue implicazioni e sfumature.
E' forse opportuno ricordare il QI (stimato) attribuito a Lebniz , sito nel range 180 -205 ; senza tuttavia che il grande Studioso, pur perseguendo per lunghi anni un simile Progetto Linguistico, neppure riuscisse ad avviarlo.
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-Ma chiunque può in ogni caso comprenderne singoli aspetti e tutti, sottolineo tutti, possono -anche nel peggiore dei casi- limitarsi ad apprezzare l'esito formale esteriore di ciascuna opera , consapevoli magari del suo racchiudere ''qualcosa'' di più profondo, al di là delle immagini dipinte.
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La Base Linguistica di EverLang è offerta, sorta di codice open-source disponibile a tutti coloro che vogliano, dipingendo, far 'parlare' davvero le loro opere ; liberi e personali rimarrebbero stili e tecniche.
Purtroppo, come già osservavo, i c.d. ''artisti'' sanno operare -più o meno bene- soltanto con le mani, ben di rado con l'Intelligenza ; per la maggior parte , non comprendendo le premesse di base di EverLang e, ancor prima di questo, neppure la sua Raison d'etre, persisterebbero imperterriti nella loro limitata e paraocchiuta opera di manovalanza.
Più che sufficiente tuttavia sarebbe l'adesione di appena qualche decina-centinaio di Artisti Intelligenti -statisticamente ne stimo l'esistenza con certezza-, per dar vita a un Movimento di autentico e duraturo impatto Culturale.
Forse appena migliori sono le prospettive per quanto riguarda il Pubblico, dagli ''esperti'' ai ''profani'' : pur consapevole che la maggioranza di essi è capace solo di superficialissime impressioni oculari, neurologicamente assai simili a un '' riflesso rotuleo'', stimo tuttavia una consistenza numerica totale di fruitori intelligenti più che sufficiente a sostenere la Crescita di un Movimento del genere.
EverLang dunque infonde forse per la prima volta Sapere, Intelligenza, Consapevolezza, Riflessione, Logica, Scienza e - in definitiva - CULTURA , nelle Opere realizzate.
-Roba "fatta solo con le mani'' appartiene invece per definizione a uno stadio antropologico arcaico, primitivo; pre-logico e quindi per definizione non-culturale.
Potrà esser al più definita ''decorazione''; restando con ciò sempre e comunque un gradino al di sotto di Minerali o Conchiglie o Piante, che di certo non son meno ''decorativi'', anzi! MA sono almeno ''naturali'', e -nel caso delle Piante- anche Viventi.
Intessendo insieme Enti tratti dalla Natura Vivente a formare una Lingua Articolata, EverLang infonde invece Vita e autentica Complessità nella dimensione morta delle arti figurative, così come in quella dinamica, ma comunque sterile e astratta, del Linguaggio.
Lascio quindi aperta questa possibilità , per quanti vorranno aderire a EverLang, di evolvere in un vero e proprio Movimento ; non solo ''artistico'' , ma Culturale in senso finalmente completo.
Nessun ufficiale ''curriculum'' - né potrebbe essere altrimenti.
Auto-maieuta.
Interessi e studi nella prima infanzia in campo Zoologico, Logico, Biologico e Biochimico, con sperimentazioni : mai coltivati in modo sistematico. Cimenti narrativi a soggetto zoologico, intorno ai 6-8 anni.
Dai 12 anni, creazione di lingue ''artificiali'' (rivelatesi poi di natura agglutinante, q.v.)
Dai 13 anni, inizio di studio autodidatta di lingue extraeuropee (Arabo, poi Persiano, Hindi - intuizione e ricostruzione di radici Indoeuropee dallo studio delle ultime due).
Giapponese, Coreano, Thai, Lingue Bantu e Maleo-polinesiache dai 18 anni in poi.
Dai 15 anni, studio automaieutico (= partendo unicamente da riflessioni e ri-scoperte individuale) di Circuiti e Reti Logiche, con creazione di reti ''fuzzy'', Reti Neurali e, in particolare, ''riscoperta'' delle Reti di apprendimento hebbiano ; Reti semi-organiche e prima ideazione di ''bio-transistor'', ecc.
-Dai 16 anni, sviluppo /riscoperta automaieutica di proprietà e funzioni del Calcolo Infinitesimale e combinatorio; studio sugli Spazi a N dimensioni, cimento sperimentale teorico - pratico in campo elettronico.
Lunga pausa dovuta a condizioni depressive invalidanti.
> 22 anni, studii semio-antropologico-evoluzionistici ; primi tentativi di una Lingua Naturale ad Articolazione Singola (su base diversa da EverLang e presto abbandonata).
-23 anni, Prima versione di EverLang, ancora impura di elementi convenzionali accessori; primi cimenti pittorici in EverLang.
(Rallentamento / stasi generale prolungata e profonda, per gravi cause depressive).
( colture botaniche esotiche _ studii morfologico-evolutivi ed ecologici su molteplici specie esotiche, tutte coltivate da seme e studiate nell'arco dell'intero ciclo di sviluppo)
35 anni - lenta ripresa del Progetto EverLang e versione definitiva di EverLang, ora depurata di ogni elemento utroneo non-naturalistico.
-EverLang è tuttora in corso di sviluppo, da un punto di vista meramente lessicale (che richiederebbe contributi molteplici, da parte di esperti dei settori interessati, Etologi, Zoologi, Fisiologi ecc ecc)-
Ma la sua struttura di base è ormai ben definita.