Franco Bulfarini
È facile pensare che giovani artisti cerchino di stupire con fuochi d’artificio,
piroette e magie, per porsi al centro dell’attenzione mediatica prima possibile, in un mondo
ove tutto corre veloce, poi ci si accorge che ci sono eccezioni, vi è anche chi come Francesca
Calzoni in arte “Fedra”, dopo i necessari studi e ricerche, si propone al pubblico con un
percorso di crescita artistica orgogliosamente di rivisitazione del passato, in stretto contatto
con la storia dell’arte. Parrebbe un muoversi controcorrente, voler scavare sul piano tecnico
e culturale i gioielli artisti di un tempo remoto dell’arte. Ma si tratta, agendo con modestia e
rispetto, di un’operazione interessante e positiva, che si pone in primis sul piano di un
impegno culturale assiduo, ritenuto necessario dall’artista per impadronirsi dei modi antichi e
poterne desumere il valore odierno. Tale esplorazione si avvale di desuete modalità tecniche,
artistiche, ritrovando il dialogo con il mito, con l’alchimia, con la filosofia. È dunque arte di
scavo, ma anche fattiva, efficace e convincente. Ne emergono opere che agli occhi del
contemporaneo fruitore, appaiono novità, per la forza espressiva che proiettano nel presente dell'arte.