Carla D'Aquino Mineo, critico d'arte e Presidente del Centro Accademico Maison D'Art di Padova

I MILLE VOLTI NELL’IMPONDERABILE BELLEZZA DI UNO SGUARDO NEI DIPINTI DELL'ARTISTA FEDERICA MARTINI

Intensamente espressivo nella ricerca grafica e formale appare il racconto di figurazione dell'artista Federica Martini, mentre si susseguono i mille volti della memoria e miti dell'immaginario collettivo in una magica teatralità. La sua suggestiva narrazione figurativa richiede, quindi, una visione contemplativa che sappia interpretare il suo messaggio visivo nella meditazione dell'esistenza celebrata nella magnificenza di volti e sinuose figure femminili da ammirare nella loro classica ed enigmatica bellezza. Infatti, la sua radice umorale è legata alla realtà delle cose, mettendo in evidenza negli intensi ritratti di donna la sua splendida pittura pervasa da un’intensa carica emozionale nell'unità tonale, in cui le fluide pennellate inseguono forme dalla lirica bellezza nella morbidezza dei toni e nei raffinati contrasti cromatici, che determinano un senso di fascino nell’incanto delle immagini.

Le basi tecnico-espressive delle sue opere d'arte manifestano un ampio arco di stilemi, dall’Impressionismo, seguendo la lezione di Renoir nella riedificazione a memoria dei dati figurali e nelle infinite suggestioni della luce nel colore, a preziosismi classici, in cui si svela l'armonia delle forme, tra i virtuosismi cromatici nelle pregiate sintesi di valori espressivi, che progrediscono verso una raffigurazione onirica, mentre stravolge la connotazione percettiva del reale nella poetica dell’immaginario. Così, volti noti ed eroi del passato, mostrano un misterioso fascino, provocando turbamento e stupore come se gli sguardi svelassero la sensazione di un arcano da scoprire. Ecco perché, l’autentica arte pittorica di Federica Martini nella sua dimensione nostalgica e romantica, rivela complesse implicazioni psicologiche e sentimentali che rispecchiano la volontà di smascherare le convenzionalità dell'odierna società, contemplando quel mondo ignoto ed invisibile dell'universo donna, tra gli echi interiori.

L'esecuzione dei visi è sempre accurata in un realismo che diviene quasi fotografico del volto, assumendo però significati simbolici, mentre avanza il ricordo che affiora nelle visioni pervase da una bianca luce verso una dimensione fantastica, ma direi spirituale. Si tratta, quindi, di un'abile tecnica espressiva che mostra una particolare luminosità impressionista, dove gli affascinanti ritratti, colgono gli aspetti caratteriali dei personaggi raffigurati con una ricerca grafica nell’essenzialità formale, mentre progredisce nell’eterna idea di bellezza e nella imponderabilità di uno sguardo come riflesso speculare dell’anima. Ecco che allora, raffinate tonalità nella dialettica del nero, colorano di sentimenti le figure femminili, mentre appaiono incantevoli visioni nel fascino di un'ideale bellezza, dove si rivela una indiscussa autorità nel campo ritrattistico che nella continuità storica, evidenzia un'arte che appartiene all’odierna cultura avveniristica, orientata sempre, verso nuove ed originali forme espressive. Ecco perché, gli sguardi enigmatici e le armoniose figure si rivolgono direttamente allo spettatore, provocando un senso di sgomento, tra atmosfere quasi irreali, in cui la narrazione figurativa assume un significato simbolico che s’inoltra nella dimensione esistenziale dell’autrice, tra sogno e realtà in una espressione di memoria e di intelletto. Sta qui il pregio nei dipinti dell'artista Federica Martini: l'immagine di donna e star del cinema internazionale, non rappresentano solo utopica bellezza, dove l’effetto visivo diviene nella luminosità incanto e storia di un film, ma linguaggio dello spirito, aprendoci, così, un varco alla sognante fantasia dell'autrice nella limpidezza dei suoi sentimenti. 

Carla D'Aquino Mineo